Il bando Inps dello scorso 15 aprile era molto chiaro e nessuno avrebbe immaginato il grado di problemi che potrebbe essere sorto nel merito di quanto raccontato da Dagospia: il primo Concorso Inps per medici, fu promosso per 1404 medici esterni e riguardava la selezione «mediante richiesta di disponibilità, per il reclutamento di un contingente complessivo di 1404 medici, cui conferire incarichi individuali con contratto di lavoro autonomo per lo svolgimento di prestazioni libero professionali per l’espletamento di adempimenti medico-legali». Il secondo invece, bandito sempre il 15 aprile 2019, riguardava 407 operatori sociali ed esperti ratione materiae «mediante richiesta di disponibilità, per il reclutamento di un contingente complessivo di 407 operatori sociali/esperti ratione materiae, cui conferire incarichi individuali con contratto di lavoro autonomo, per lo svolgimento di prestazioni libero professionali per l’espletamento di adempimenti sanitari di competenza istituzionale, in relazione agli obblighi di legge». Ora però, dopo il mezzo scandalo avvenuto con la presunta riapertura dei termini di scadenza, l’Inps viene messo sotto i riflettori dal portale di Dagospia che sospetta vi siano volontà poco legali dietro il presunto errore della riapertura dei termini. Al momento è la parola dell’Inps contro quella delle fonti di Dagospia: non resta che attendere la prossima mossa e vedere dove sia realmente la verità di un doppio Concorso Inps avvolto finora nel Mistero.



CONCORSO MEDICI-OPERATORI SOCIAL: ECCO COSA È SUCCESSO

Secondo Dagospia non vi sarebbe uno ma addirittura due scandali legati a un doppio concorso Inps tenuto nei mesi scorsi per medici e operatori sociali: i tecnici nominati sotto l’era di Boeri (si è da poco insediato dopo la nomina del Governo il neo Presidente Inps Pasquale Tridico, ndr) avevano lanciato nei mesi scorsi due avvisi pubblici per un concorso Inps di 1404 posizioni da medici e 407 per gli Op.Soc.. L’ultimo termine utile per poter inviare la domanda di partecipazione alle selezioni del concorsone era fissato il 2 maggio 2019, «termine perentorio entro il quale inoltrare il proprio curriculum ed esprimere le proprie preferenze», riporta il sito fondato da Roberto D’Agostino. Ecco che però qualcosa non è andato come previsto, dato che la graduatoria sarebbe dovuta uscire il 20 giugno scorso con presa di servizio già prevista per l’1 luglio prossimo: «La procedura on line il 18 giugno 2019 risultava riaperta e funzionante e con un nuovo termine di presentazione domanda: il 2 luglio 2019».



SCANDALO AI CONCORSI INPS? LA DENUNCIA DI DAGOSPIA

Secondo Dagospia, e non solo, un avviso pubblico non si è mai visto prima esser riaperto senza alcun avviso ufficiale o nota dell’Inps dopo che i candidati già avevano presentato la domanda di partecipazione. Il direttore generale, Gabriella Di Michele, si difende spiegando in un comunicato stampa che si è trattato di un «mero errore generato dal sistema informatico». Ecco che però l’errore si ripete tanto nel concorso medici quanto in quello per operatori sociali: «È possibile che una cosa così grave possa essere risolta con questa stitica spiegazione e che la locuzione “mero errore” possa essere sufficiente a rassicurare più di 10mila professionisti?», attacca durissima ancora Dagospia. Si parla già di “manine” che possano aver modificato di proposito la scadenza delle domande per «cambiare la destinazione prescelte», come provoca in maniera sibillina il portale Dagospia. Non resta che all’Inps ora controreplicare alle accuse lanciate dal sito e dai tanti candidati che in queste ore lamentano lo “strano comportamento” del concorsone sul campo medico.

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