Terracina rischia di perdere la bandiera blu per inquinamento fecale e per la presenza di batteri in mare, dal momento che sono stati oltrepassati i limiti massimi per ciò che concerne escherichia coli ed enterococchi intestinali. Per questa ragione, l’Arpa (Agenzia regionale di protezione ambientale) ha letteralmente imposto il divieto di balneazione nella zona a 500 metri sulla destra del fiume Portatore. Giova rammentare che, abitualmente, la bandiera blu è un riconoscimento che annualmente spetta ai lidi in possesso di una serie di requisiti specifici e nei quali, soprattutto, l’acqua è pulita.
A Terracina la situazione non pare essere più così idilliaca, tanto che “La Repubblica” svela che venerdì 26 agosto 2022 l’Arpa ha annunciato al Comune di avere riscontrato un pesante inquinamento fecale nei campioni prelevati nella zona della spiaggia di fronte ad Agostino a Mare e a mezzo chilometro a destra del Portatore. Il commissario straordinario Francesco Antonio Cappetta, subentrato a Roberta Tintari dopo la caduta anticipata della Giunta, ha fatto scattare il divieto assoluto di fare il bagno in ambedue le aree indicate da chi ha eseguito i controlli di qualità delle acque marine.
TERRACINA RISCHIA DI PERDERE LA BANDIERA BLU PER INQUINAMENTO FECALE
Per ciò che concerne Terracina, va altresì detto che l’Arpa ha classificato come “eccellenti “solo quattro zone, non andando oltre il buono per un’altra e il sufficiente per altre due. Così, riferisce ancora il quotidiano sopra menzionato, il commissario “ha preso il provvedimento a tutela della salute pubblica e della pubblica incolumità”.
In tutto questo, rimane da scoprire la fonte originaria di tale inquinamento fecale, che ha arrecato un danno a livello di immagine e potenzialmente anche in chiave turistica alla località marittima dell’area del Circeo, che sta vedendo chiudersi la stagione estiva nel peggiore dei modi possibili e immaginabili, con il rischio di ammainare quella bandiera blu che, sino a poche settimane fa, esibiva con giustificato orgoglio.