Inquinamento nel Mediterraneo ridotto con l’area Seca

L’Onu è ad un “passo storico” per ridurre l’inquinamento nel Mediterraneo, come spiega Le Figaro. Dopo oltre cinque anni di trattative, la scorsa settimana l’Organizzazione marittima internazionale (Imo) ha approvato a creazione di un’area, denominata Seca, “per il controllo delle emissioni di ossidi di zolfo e particolato che copre tutto il mare”. Lo scorso anno 21 Paesi dell’Unione Europea avevano trovato l’accordo per questo progetto guidato dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), durante la COP della Convenzione di Barcellona.



A partire dal 1 maggio 2025 tutte le navi dovranno rispettare un contenuto di zolfo nel carburante che dovrà essere di cinque volte inferiore al limite autorizzato nel resto del mondo (0,1% contro 0,5%). Guillaume Sainteny, presidente del Blue Plan, il ramo regionale dell’UNEP, ha parlato della norma come “Un’ottima notizia per gli abitanti delle coste e per gli ecosistemi”. Il Mediterraneo rappresenta solamente l’1% della superficie marina del globo ma allo stesso tempo è una “regione” densamente popolata e prima destinazione turistica del mondo, con un quarto del traffico marittimo mondiale: è allo stesso tempo uno dei mari più inquinati.



L’area Seca eviterà 1100 morti all’anno

Lo zolfo è solamente una delle tante cause dell’inquinamento nel Mediterraneo: “Non ha una funzione particolare nel carburante, è un’impurità naturalmente presente nel petrolio”, ha spiegato Dominique Robin, amministratore delegato di AtmoSud, osservatorio indipendente sulla qualità dell’aria della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. La combustione del petrolio porta all’emissione di ossidi di zolfo (SOx) e particelle fini, che può causare problemi respiratori e cardiovascolari nell’uomo.

Le Nazioni Unite stimano che con l’istituzione dell’area Seca, ci sarà una riduzione di quasi l’80% delle emissioni di SOx e del 23% di particelle fini. Questo eviterebbe ogni anno 1.100 morti premature e 2.300 casi di asma infantile. Già nel 2020 su scala globale erano state ridotte le emissioni massime dal 3,5% allo 0,5% per quanto riguarda il tasso di emissione di zolfo autorizzato nel carburante delle navi. Nel 2025 il Mediterraneo, con l’istituzione dell’area Seca, diventerà la quinta zona al mondo a vietare quasi completamente i combustibili solforati, come spiega Le Figaro, dopo quella del Mar Baltico o del Mare del Nord.