Una madre “insegna” alla figlia come avere rapporti sessuali con il suo compagno: è quanto emerso da un’indagine che, secondo la ricostruzione riportata da Il Gazzettino, sarebbe scattata a seguito della denuncia del padre della minore, separato dalla donna, a carico di una coppia a Treviso. Una vicenda choc, che ora starebbe per sfociare in un rinvio a giudizio. Secondo l’accusa, la madre avrebbe “istruito” la 12enne su come comportarsi a letto e poche ore fa, stando al quotidiano, sarebbe stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari coinvolgente la coppia, due 40enni residenti in un centro dell’hinterland trevigiano.
Da una prima attività investigativa sul caso sarebbero state rilevate gravissime condotte. La madre e il suo compagno sarebbero chiamati a rispondere del reato di violenza sessuale su minore dopo che la piccola, avrebbero accertato gli inquirenti, sarebbe stata costretta ad avere rapporti con l’uomo dalla stessa donna. Quest’ultima avrebbe anche partecipato ad alcuni incontri. Una ricostruzione choc pronta ad approdare a processo con un carico di elementi dai contorni drammatici. La donna avrebbe insegnato alla figlia minore come fare s*sso, invitandola a imitarla, facendola cioè prima assistere ai rapporti di coppia per poi spingerla tra le braccia del suo compagno.
Treviso, violenza sessuale su minore: madre insegna alla figlia 12enne a fare s*sso e la cede al suo compagno
Il caso della madre che insegna alla figlia a fare s*sso in provincia di Treviso affonderebbe le radici nel 2019, anno in cui si sarebbero consumate le violenze di cui la coppia è ora accusata. Lo riporta ancora Il Gazzettino, tracciando il solco di una ricostruzione a tinte drammatiche di quanto la piccola avrebbe subito tra le mura domestiche per mano della coppia di 40enni attualmente indagata. La minore, che oggi avrebbe 14 anni e sarebbe ritenuta credibile all’esito di una perizia condotta in sede di indagine, sarebbe stata costretta dalla madre ad avere rapporti sessuali con il compagno di quest’ultima, un uomo che non è il padre biologico della piccola. Le presunte violenze sarebbero finite sotto il fuoco investigativo un anno più tardi, nel 2020, dopo alcune confidenze che la ragazzina avrebbe fatto a un amico suo coetaneo. Poco dopo, allora 12enne, la minore avrebbe trovato il coraggio di rivelare tutto alla nuova compagna del padre. Il racconto che ne sarebbe emerso avrebbe dei lineamenti agghiaccianti. Secondo quanto riportato dal quotidiano, infatti, la minore avrebbe parlato di alcuni incontri con il compagno della madre che si sarebbero consumati con la piena complicità della donna e, talvolta, anche in sua presenza.
Il 40enne avrebbe mostrato interesse insistente per la figlia della compagna e questa non si sarebbe fatta scrupoli ad assecondarlo, anzi: non solo avrebbe “preparato” la figlia 12enne con vestiti succinti, ma avrebbe persino organizzato gli incontri inducendo la figlia a sottoporsi al compagno. A lui la donna avrebbe inviato anche fotografie della minore in pose esplicite e, in uno degli episodi che le sarebbero contestati in concorso con il compagno, avrebbe costretto la piccola a subire un rapporto orale mentre si trovavano in vacanza a casa dei nonni materni. È lì che il 40enne avrebbe raggiunto madre e figlia per portare avanti il suo piano sconvolgente. A far scattare le indagini sarebbe stata la denuncia del padre della minore (che attualmente ne avrebbe l’affido), al cui esito il 40enne sarebbe stato arrestato. Ora per lui e la madre della ragazzina si sarebbe aperto l’orizzonte del rinvio a giudizio.