L’insegnante di Napoli morta tre giorni dopo essersi sottoposta al vaccino covid non è deceduta a causa di una qualche reazione grave al siero, ma per via di un infarto intestinale. L’esito dell’autopsia è arrivato nella giornata di oggi, e smentisce quindi una qualsiasi correlazione fra la morte della donna e il vaccino anti covid. La vittime, come riferisce TgCom24.it, si chiamava Annamaria Mantile, ed aveva ricevuto il siero di AstraZeneca (recentemente approvato anche per gli over 65), lo scorso 27 febbraio.



Diverse le ipotesi sul possibile decesso, anche perchè lo stesso era avvenuto a 72 ore dall’iniezione, ma l’esito dell’esame autoptico ha “scagionato” il vaccino prodotto dall’università di Oxford e dall’azienda Irbm di Pomezia. L’infarto intestinale è stato provocato dal sequestro nella parete addominale di un’ansa del tratto digerente; in seguito lo shock emorragico e l’arresto cardiocircolatorio sono risultati fatali provocando la morte della donna.



INSEGNANTE NAPOLI MORTA PER INFARTO INTESTINALE: INDAGATI DUE MEDICI

Il caso aveva destato molti sospetti e fatto il giro del web in quanto l’insegnante non presentava delle patologie pregresse, ma grazie all’autopsia è stato dissipato ogni dubbio. L’insegnante era purtroppo venuta a mancare il due marzo scorso, ed aveva iniziato a stare male a due ore di distanza dalla somministrazione del vaccino, accusando forti dolori addominali, nausea e problemi respiratori. In seguito, lo stato di malessere era stato accompagnato anche da vomito, fino al decesso. L’autopsia è stata eseguita da un collegio composto da periti e consulenti tecnici d’ufficio nominati dalla Procura di Napoli che nel frattempo ha aperto un’indagine a seguito della denuncia presentata dalla famiglia della donna. Al momento risultano essere sul registro degli indagati il cardiologo che l’aveva visitata e il medico di base a cui la stessa vittima si era rivolta quando stava male. Visti i continui dolori, la donna di 62 anni si era sottoposta ad un’indagine elettrocardiografica che non aveva evidenziato alcun problema cardiaco ma un dolore addominale e uno stato di disidratazione

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