Gli insegnanti in tutta Europa stanno denunciando sempre di più minacce alla libertà da parte degli islamisti. Negli anni infatti sono aumentate intimidazioni e aggressioni, uno tra i casi portati come esempio in un articolo del quotidiano Il Foglio è quello dell’antropologa francese Florence Bergeaud-Blackler insegnante alla Sorbona che è stata messa sotto scorta dal ministero dell’interno dopo aver ricevuto minacce di morte in seguito alla pubblicazione del suo ultimo libroFrérisme et ses réseaux, l’enquête”.



Un’inchiesta sull’espansione preoccupante dell’Islam politico ultra conservatore in Europa che limiterebbe alcune libertà soprattutto nel settore scolastico, la professoressa qualche giorno fa intervistata da Charlie Hebdo ha dichiarato che “In Europa, negli ambienti accademici nessuno vuole più parlare dei problemi legati alla minaccia di un certo Islam radicale, perchè c’è terrore di rivendicazioni“. Soprattutto dopo il caso di Samuel Paty, il professore di storia decapitato da un terrorista a causa delle sue lezioni sulla libertà di espressione, durante le quali aveva mostrato alcune caricature satiriche di Maometto.



Aumentano le minacce ai professori europei che difendono la libertà di espressione “Accusati di islamofobia”

In tutta Europa, soprattutto in Francia, cresce il fenomeno degli insegnanti delle scuole che devono ricorrere alla scorta o sono costretti a ritirarsi per aver ricevuto minacce da parte degli islamisti. Sono soprattutto quelli che basano le loro lezioni sull’educazione alla libertà di espressione spesso considerata come un vero e proprio attacco religioso. Il risultato nella maggior parte dei casi è che alcuni professori sono costretti a richiedere la tutela delle forze dell’ordine. Altri invece vengono trasferiti in altri istituti senza apparente motivazione valida.



Sono aumentate anche le proteste degli insegnanti che rivendicano il diritto alla libertà affermando che la situazione è diventata impossibile a causa del clima di terrore che si è creato. Altro esempio è quello di Klaus Kinzler, insegnante universitario di Grenoble, che aveva criticato la settimana dedicata a ‘Razzismo, antisemitismo e islamofobia‘ sostenendo che non è possibile mettere sullo stesso piano i tre concetti perchè, per molti attribuire il termine “islamofobico” sembrerebbe molto facile, soprattutto se si accusa l’Islam politico di voler cancellare alcune libertà. Il risultato è stato che il professore vive tutt’ora sotto scorta dopo aver pubblicamente ricevuto minacce da parte degli studenti che avevano tappezzato i muri con volantini che mostravano la sua faccia con scritto “fascista e islamofobo“.