Sabato 11 ottobre più di 400 insegnanti lombardi si sono ritrovati nell’aula magna dell’Università Cattolica di Milano per il convegno promosso da Diesse Lombardia (www.diesse.org; www.diesselombardia.it) sul tema: “La scuola illuminata. Insegnanti: quale compito? verso quale scuola?”.
Come ospite d’onore era presente Eraldo Affinati, insegnante e scrittore che, attraverso le storie dei suoi allievi, ragazzi giunti in Italia in fuga dalla guerra, dalla miseria, dalla violenza e ospitati alla “Città dei ragazzi” (istituzione educativa fondata dopo la seconda guerra mondiale per gli orfani di guerra), intraprende nei suoi romanzi un viaggio alla ricerca delle proprie radici, svolgendo una profonda meditazione sulla paternità e sul senso profondo del “mestiere” di vivere e di insegnare.
Sono intervenuti anche la prof.ssa Mariella Ferrante, Presidente di Diesse Lombardia e il prof. Franco Nembrini, docente di lettere.
Il dibattito, moderato dal giornalista Roberto Persico, ha affrontato, soprattutto grazie alle parole di Mariella Ferrante, la situazione attuale della scuola, in cui si incrociano non solo elementi oggettivi di crisi e un disagio soggettivo di tutti i protagonisti della scuola, ma anche incomprensioni, riduzioni ideologiche e proteste che rivelano spesso la difficoltà a collocare i vari fattori in un giudizio e in una prospettiva globali.
Franco Nembrini ha ricordato a tutti che l’emergenza educativa, oggi tanto di moda sui giornali, si configura innanzitutto come una sfida educativa ed è pertanto necessaria una vera e propria battaglia per l’educazione, che parta dall’assunzione di responsabilità personale di ciascuno e dall’alleanza con tutti quei soggetti che, nella scuola e fuori dalla scuola, hanno ancora a cuore il problema della formazione e della crescita degli uomini.
Eraldo Affinati ha testimoniato come, anche e soprattutto di fronte a bisogni che vanno prepotentemente al di là della semplice istruzione, come succede quotidianamente nella Città dei Ragazzi, alle porte di Roma, dove lui insegna, il rapporto educativo è sempre possibile e incomincia proprio col prendere sul serio le circostanze e le domande dei nostri allievi.
Come è successo a lui che, incalzato dagli inviti di alcuni ragazzi, non volendo “mollare” sulla questione, è finito fino in Marocco, a incontrare le loro famiglie. O come quando ha rivelato che la sua professione-vocazione presso i ragazzi emarginati e senza una famiglia accanto, parte anche dal suo rapporto con suo padre, che era un orfano come molti di questi ragazzi, e che non ha avuto la grazia di incontrare ciò che oggi Eraldo può far incontrare a tanti giovani cittadini della Città dei Ragazzi.
Tra le varie iniziative in corso, Diesse Lombardia ha lanciato il primo numero dell’Accendino e il forum online dell’Accendino, aperti alla collaborazione di tutti (email admin@diesselombardia.it): due volte al mese, l’Accendino uscirà con una notizia online che racconta spunti, fatti e storie positive dal mondo della scuola e dell’educazione, storie cioè che illuminano una quotidianità che non è solo fatta di frustrazioni e di follie alla YouTube, ma anche di tanti generosi tentativi che sono eroici proprio per la loro semplicità e quotidianità, proprio perché non si sono identificati con la resa dominante, ma hanno voluto stare di fronte ai bisogni degli uomini con tutta la drammaticità e la libertà che questo comporta. Anche fino al Marocco? Sì, ci ricorda Affinati.