Arrivano dalla Sicilia e dalla Lombardia, dal Veneto e dalla Sardegna, dall’Emilia Romagna, dalle Marche, dalla Puglia e, naturalmente, dalla Toscana. Sono gli 800 studenti delle scuole secondarie di I grado che venerdì 27 marzo approderanno al cinema Odeon di Firenze (Piazza Strozzi) a partire dalle ore 9 per presentare gli elaborati scaturiti dal loro studio e dalla loro fantasia sulla figura di Robert Louis Stevenson, il celebre scrittore de ‘L’isola del tesoro’. Gli elaborati saranno saggi o dipinti, scene teatrali o opere musicali, ballate o piccoli romanzi, tutti rigorosamente generati dalla creatività e dall’immaginazione di un intellettuale in erba. Questi ‘piccoli capolavori’ saranno presentati pubblicamente in sede di convegno e alla fine verranno dichiarati i vincitori, selezionati dalle giurie delle varie sezioni.

L’incontro costituisce la terza edizione de ‘Le vie d’Europa’, il progetto ideato e organizzato da “Diesse Firenze” che avvicina in modo del tutto originale il mondo degli studenti ad un autore letterario. L’incontro ha il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione, dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, del Comune di Firenze e della collaborazione del British Institute of Florence.

Gli studenti sono stati invitati a svolgere un lavoro che permettesse l’incontro con l’opera dello scrittore Stevenson – uno dei maggiori romanzieri del genere avventuroso, e perciò molto amato dai ragazzi – attraverso lavori di gruppo per la preparazione di un elaborato scritto (in italiano o in inglese) oppure di una produzione artistica con l’obiettivo di favorire in tal modo il lavoro interdisciplinare e un approccio originale ad un maestro della letteratura.

“Le Vie d’Europa – spiegano i promotori – è un’iniziativa che è andata crescendo sotto i nostri occhi: dalle 250/270 adesioni dei primi due anni, si è avuta una vera e propria lievitazione, fino ad arrivare a numeri imprevisti, che ci hanno costretto a cambiare la sede del convegno! Segno che l’intuizione iniziale era giusta: è l’invito ad aiutare gli studenti ad incontrare un autore, a confrontarsi con l’esperienza che ci ha voluto trasmettere attraverso le sue opere; è il suggerimento ad affrontare le sue tematiche in modo interdisciplinare, favorendo così un lavoro comune tra docenti; è l’opportunità, infine, per i giovani di diventare protagonisti sia di un lavoro scolastico attraverso il quale sarà valutata la loro competenza sia di una mattinata di convegno, in cui c’è spazio per l’esposizione dei loro elaborati”