TEMA E OSPITI DI INSIDE: DIRETTA VIDEO
Anno nuovo, non cambia l’approfondimento: torna l’appuntamento con “Inside”, il ciclo di incontri organizzato da “IlSussidiario.net” per approfondire le principali tematiche d’attualità: in questo primo incontro del 2021 il tema può apparentemente sembrare “lontano” ma riguarda la libertà e il diritto alla democrazia a cui nessuno può in ultima analisi “esimersi”. “Myanmar, la democrazia feria: chi conterà tutti i nostri morti?” è il titolo dell’incontro che “Inside” oggi alle ore 19 proporrà ai lettori del Sussidiario.
Lo stato – un tempo conosciuto come Birmania – è attraversato come noto da settimana da una profonda guerra civile scatenata dal golpe del 1 febbraio 2021, col quale le forze armate birmane hanno rovesciato il Governo democraticamente eletto di Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace nel 1991 (e ora posta sotto arresto). Il dramma politico ma soprattutto umano dietro al colpo di stato, con i militari che da giorni sparano sulla folla che coraggiosamente scende in piazza per manifestare tutto il proprio dissenso: di questo e di molto altro discuteremo oggi 10 marzo 2021 alle ore 19 con la diretta video streaming qui si seguito. Dialogheremo con i seguenti ospiti:
Francesco Sisci, sinologo
Cecilia Brighi, Segretario Generale di Italia-Birmania insieme
Emanuele Scimia, vicedirettore Asia News
Silvio Pasero, Presidente Banco Building
Conduce e modera Enrico Castelli, giornalista già Vicedirettore TgR Rai
LA FERITA DEL MYANMAR
«Non so da dove cominciare, qui in Myanmar ogni giorno è peggio»: è l’incipit di una delle tante lettere che da settimane diversi lettori scrivono al Sussidiario, raccontando una storia che difficilmente trova spaio nei giornali e media mainstream del nostro Paese. La situazione è drammatica, per non dire tragica: una “democrazia ferita” che purtroppo troppo spesso abbiamo imparato a conoscere negli anni bui del Novecento e pure nel nuovo millennio. Tra le trame geopolitiche della Cina e le divisioni interne, il Myanmar è il “focolaio” politico più a rischio nel mondo: ma non esiste una guerra senza delle vittime che in questo caso coinvolgono tutti gli strati poveri della popolazione, tra cristiani, buddisti, musulmani e laici.
Ha colpito molto la foto di quella suora – Ann Nu Thawng – in ginocchio davanti alla polizia schierata: una battaglia per la libertà e la pace che ci ricorda le grandi opposizioni pacifiche del passato ma che dovrebbe travolgere come un fiume in piena la sensibilità odierna nostra contemporanea: dovrebbe perché finora, a dir la verità, è stata “accolta” con ben poco interesse nel mondo occidentale. «In Myanmar la polizia entra nelle case, ruba tutto ciò che trova e picchia la gente. Ma nessuno ha paura. E tutti aiutano le famiglie dei morti o degli arrestati», riporta ancora la lettera pervenutaci oggi dalla ex Birmania. Tra Covid, boicottaggi di Stato e trame politiche, la gente è in piazza e continua a protestare nonostante i morti copiosi che si contano giorno dopo giorno nei raid dei militari contro i “ribelli” che protestano: «La gente però non ha paura. Non resta altra scelta: o una morte eroica o la schiavitù. Speriamo che di fronte alla brutalità la comunità internazionale intervenga al più presto», conclude il nostro lettore, voce per fortuna non “sola” da quel Paese che consideriamo ancora troppo lontano ma che ha qualcosa da dire a tutti in un’epoca in cui libertà, democrazia e diritti vengono troppo spesso “sbandierati” come temi senza il dovuto e necessario approfondimento.
INSIDE, LE PUNTATE DEL 2020
Inside torna con un nuovo appuntamento oggi dopo le 12 precedenti rassegne organizzate nel pieno della pandemia Covid-19. Diversi i temi e gli ospiti che si sono susseguiti: dall’emergenza del lavoro, ai “giochi di potere” dietro al coronavirus, dal rilancio del turismo, alla grave crisi economica successiva al Covid, la problematica sul mondo Scuola, il caso Floyd in America, l’Italia dimenticata del terzo settore, la ripartenza del mondo calcio e dopo l’estate l’incontro sul Referendum per il taglio dei parlamentari, le Elezioni Americane tra Trump e Biden, il rapporto tra emergenza Covid e libertà personali, infine il senso di una vita vissuta nel 2020 appena passato a ridosso del Natale con diverse testimonianze da ogni parte del mondo. Il capitolo sul Myanmar oggi aggiunge una nuova angolatura a cui guardare con la medesima “lente”: quella della testimonianza, della ricerca di verità e della costante necessità per ogni individuo di non farsi “scivolare” gli eventi addosso, a maggior ragione nell’epoca straordinariamente difficile che stiamo vivendo.