INSIDE, LA DIRETTA VIDEO: “TERZO SETTORE, IL TESORO DEL PAESE. A CHI INTERESSA DAVVERO?”
In Paese diviso e sofferente nel pieno della pandemia tra “garantiti” e lavoratori a rischio per le chiusure e i lockdown, l’appuntamento odierno di “Inside” intende aprire una finestra dedicata al mondo del Terzo settore, del volontariato e di tutte quelle realtà mediaticamente molto poco “attraenti” ma dal cruciale valore sociale, ancor di più in periodo di crisi. Il ciclo di incontri organizzato da “IlSussidiario.net” per approfondire le principali tematiche d’attualità, torna così oggi 3 maggio alle ore 19 in diretta video streaming per tutti i lettori del nostro quotidiano: il titolo-guida di Inside oggi sarà “Terzo settore, il tesoro del Paese. A chi interessa davvero?”.
L’economia sociale di questo settore centrale per lo sviluppo del Paese, in Italia, vale circa 80 miliardi di euro: si tratta del 5% del Pil e occupa più di un milione di lavoratori retribuiti e 5,5 milioni di volontari: si può ben capire quale estrema importanza abbia allora nell’economia di una nazione che si affaccia nel più grande piano economico-sociale dal Dopoguerra, ovvero il piano Next Generation EU (Recovery Fund). Chi ha a cuore davvero le sorti del Terzo settore? A che punto è la riforma varata cinque anni fa? Quali sono le nuove urgenze? Come sta cambiando la risposta ai bisogni socio-assistenziali e al contrasto alle marginalità? Di questo e di tanto altro ancora ne discuteremo oggi nell’incontro di “Inside”, con la diretta video streaming a partire dalle ore 19 appena qui di seguito. Dialogheremo con i seguenti ospiti:
Luca Degani, componente Consiglio Nazionale del terzo settore
Stefano Gheno, presidente Cdo Opere sociali
Monica Poletto, componente Consiglio Nazionale del terzo settore
Alberto Sinigallia, presidente Fondazione Progetto Arca
Giorgio Vittadini, presidente Fondazione per la Sussidiarietà
Conduce e modera Marco Biscella, giornalista del Sussidiario.net
I VOLONTARI DELLA SPERANZA
Il Terzo settore è un autentico “tesoro” per la cultura politica e sociale occidentale: in Italia in particolare svolge una rilevanza economica e sociale dalla fortissima tradizione storica tutt’oggi attualissima. Il nostro Paese dovrebbe andar fiero di questo “tesoro”, che nonostante le enormi fatiche della pandemia ha comunque continuato a fornire il proprio contributo locale e nazionale: spesso, purtroppo, il suo ruolo non viene adeguatamente apprezzato né riconosciuto, eppure nel pieno dell’emergenza Covid grandi risposte sono giunte dalle piccole o grandi realtà di volontariato del Paese. In attesa di un maggiore chiarimento circa l’ultimo Decreto ministeriale in merito, è dal Recovery Plan consegnato dal Governo Draghi alla Commissione Europea che ci si aspetta molto per lo sviluppo e il sostentamento del Terzo settore: il suo ruolo è inserito nella Missione 5 del PNRR, quella riguardante “Inclusione e coesione” e recita «L’azione pubblica potrà avvalersi del contributo del Terzo settore. La pianificazione in coprogettazione di servizi sfruttando sinergie tra impresa sociale, volontariato e amministrazione, consente di operare una lettura più penetrante dei disagi e dei bisogni al fine di venire incontro alle nuove marginalità e fornire servizi più innovativi, in un reciproco scambio di competenze ed esperienze che arricchiranno sia la PA sia il Terzo settore. In coerenza con gli interventi del Piano, si prevede l’accelerazione dell’attuazione della riforma del Terzo settore, al cui completamento mancano ancora importanti decreti attuativi. Si intende inoltre valutare gli effetti della riforma su tutto il territorio nazionale». Sarà proprio questa riforma uno dei punti cardine del dibattito di oggi, con però un’attenzione particolare per quanto già di straordinario si è riusciti a fare in questi ultimi 15 mesi: specialmente per quei 5,5 milioni di volontari che, nonostante una crisi devastante, sono riusciti comunque a mantenere il proprio impegno nelle realtà sociali sparsi per il Paese. 5,5 volontari che infondono speranza a tutto il settore (e non solo) per far ripartire l’Italia.
INSIDE, LE SCORSE PUNTATE
Appuntamento dunque rinnovato per oggi alle ore 19 ad inaugurare il mese di maggio, ovvero quello della (si spera) ripartenza e ripresa graduale di un Paese lanciato verso un’estate di rinascita reale. Dopo le 15 precedenti rassegne, Inside torna ancora per offrire uno spunto critico “diverso” e uno sguardo approfondito sulla realtà globale nel mare magnum della pandemia Covid-19: diversi i temi e gli ospiti che si sono susseguiti nell’ultimo anno, ecco il breve sunto delle precedenti puntate. Dall’emergenza del lavoro, ai “giochi di potere” dietro al coronavirus, dal rilancio del turismo, alla grave crisi economica successiva al Covid, la problematica sul mondo Scuola, il caso Floyd in America, l’Italia dimenticata del terzo settore, la ripartenza del mondo calcio e dopo l’estate l’incontro sul Referendum per il taglio dei parlamentari, le Elezioni Americane tra Trump e Biden, il rapporto tra emergenza Covid e libertà personali, infine il senso di una vita vissuta nel 2020 appena passato a ridosso del Natale, il drammatico golpe in Myanmar, la festa di Pasqua, occasione di perdono e speranze con testimonianze da diverse parti del mondo e infine il tema delle carceri e della “libertà” di 7 giorni fa: appuntamento alle ore 19 con la diretta video streaming.