Fra i problemi e le malattie attribuite in queste ore all’ex presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, anche l’insufficienza renale. Si tratta di una patologia che può presentarsi sia in forma acuta quanto in quella cronica e che nel primo caso porta ad una brusca riduzione della diuresi, seguita da un’alterazione del volume e ella composizione dei liquidi organici. Nella forma cronica, invece, porta all’incapacità di eliminare buona parte delle scorie dell’organismo, così come riferisce l’edizione online del Corriere della Sera.



L’insufficienza renale acuta è causata solitamente dalle malattie renali, leggasi necrosi tubulare, glomerulonefrite acuta, forme vascolari, forme infettive, ma anche per via di una ostruzione delle vie urinarie ad esempio a causa della presenza di calcoli. Nel caso invece in cui si presenti la forma cronica può dipendere da varie malattie che interessano i reni come glomerulonefrite, pielonefrite cronica, intossicazioni da sostanze, per esempio il mercurio, o a seguito di una compromissione vascolare, o ancora, per via di una ostruzione delle vie urinarie. I sintomi provocati dall’insufficienza renale acuta , che ripetiamo, è una malattia di cui sembra soffra Silvio Berlusconi, si manifestano solitamente dopo poche ore fino ad un massimo di pochi giorni e sono malessere, stanchezza, mancanza di appetito, quindi prurito, agitazione, perdita di concentrazione, respiro affannoso, apnea, delirio, convulsioni e infine emorragie e infezioni, sintomi quindi tutt’altro che da sottovalutare.



INSUFFICIENZA RENALE, MALATTIA DI SILVIO BERLUSCONI: SI PUO’ ARRIVARE AL TRAPIANTO

Proprio per questo motivo chi soffre di questa malattia deve curarsi in maniera tempestiva, tenendo conto che fino a pochi anni fa la prognosi era sempre sfavorevole. Come si cura l’insufficienza renale? Il paziente viene sottoposto a misure dietetiche e mediche, e nei casi più gravi sono previsti emodialisi fino addirittura al trapianto di rene.

L’insufficienza renale cronica è quindi una patologia molto grave che può provocare tutta una serie di alterazioni dei valori ematici, e coinvolgere anche diversi organi e apparati, causando “nausea, vomito, singhiozzo, ansia, agitazione, irritabilità, depressione, scosse e guizzi muscolari fino a convulsioni di tipo epilettico, pericarditi, pleurite, ipertensione arteriosa, prurito”, aggiunge il quotidiano di via Solferino.