Ultima puntata per Dottori in corsia – Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, la docu-serie di Simona Ercolano prodotta da Stand by me in collaborazione con Rai Fiction che racconta le storie a lieto fine dei piccoli pazienti dell’ospedale e delle persone che gravitano loro attorno. Oggi, in seconda serata su Rai3, Federica Sciarelli ripercorre le vicende toccanti di Alessandro e Cristian, due ragazzi affetti da due patologie diverse che però trovano entrambi, in egual misura, impegno e dedizione nei medici deputati a prendersene cura. Gli stessi pazienti sono due tipi pieni di coraggio e di fiducia, come pure le loro famiglie sono capaci di supportare speranzose il lavoro dei dottori. Alessandro, 19 anni, è affetto da un’insufficienza renale cronica che lo costringe a ripetute sessioni di dialisi in ospedale. La cura definitiva sarebbe il trapianto del rene, ma nessuno, in famiglia, è compatibile. Per questo motivo, il suo nome viene inserito nella lista dei trapianti. Per tre anni Alessandro va avanti con la dialisi, e la frequentazione dell’ospedale gli permette di farsi nuovi amici e coltivare il suo sogno: fare l’infermiere. Un giorno, durante l’ennesima dialisi, gli viene comunicato che è arrivato un rene per lui, salvo poi scoprire che l’organo non è idoneo. L’équipe decide così di non procedere all’intervento. L’attesa del trapianto potrebbe durare ancora a lungo, ma Alessandro è duro a perdersi d’animo.



Alessandro è affetto da insufficienza renale: che cos’è, quali sono i sintomi e come si cura

La malattia di Alessandro, l’insufficienza renale, è quella condizione che determina un malfunzionamento dei reni, vale a dire la mancata regolazione dell’equilibrio idrico e salino, l’eliminazione di acidi e scorie dall’organismo e la produzione di ormoni. Quando si sviluppa rapidamente, nel giro di poche ore o di pochi giorni, è detta “acuta”; al contrario, se i tempi di sviluppo sono più dilatati, mesi o anni, si dice “cronica”. Quest’ultima è una condizione irreversibile e i suoi sintomi tardano a manifestarsi. L’unico rimedio possibile è la dialisi o il trapianto del rene, quando la malattia giunge al suo stadio più avanzato. I sintomi sono: nausea e vomito, perdita di appetito, affaticamento e debolezza, difficoltà nel prendere sonno, riduzione nella quantità di urina prodotta (soprattutto quando la malattia è già avanzata), confusione mentale, contrazioni muscolari involontarie, gonfiore a piedi e caviglie, prurito persistente, fiato corto, se i liquidi si accumulano nei polmoni (edema polmonare), ipertensione. La cura, nel caso di insufficienza renale cronica, consiste in un semplice rallentamento del decorso della malattia stessa attraverso il controllo periodico dei parametri vitali e l’imposizione di un regime alimentare specifico. Quanto a quella acuta, invece, è fondamentale individuare ed eliminare prontamente la causa scatenante.

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