Dopo il caso di Antonio Stano, arriva da Barletta una storia di bullismo a scapito di due fratelli adulti. A lanciare l’allarme sono stati alcuni cittadini che si sono rivolti alla trasmissione Chi l’ha visto la quale ha raccolto il loro appello: “Prima che si sfiori la tragedia è importante intervenire perchè qui stiamo umanizzando gli animali e disumanizzando le persone. E’ un caso di estrema povertà, occorre intervenire prima che si sfiori la tragedia”.



Le telecamere del programma di Rai3 si sono recate nella cittadina pugliese al fine di capire meglio qual è l’attuale situazione: “Sono brave persone, non hanno mai dato fastidio”, ha assicurato un altro cittadino. L’inviato del programma si è poi recato dai due fratelli per raccogliere anche la loro testimonianza. A prendere per primo la parola è il minore tra i due: “Buttano le pietre e se ne scappano, entrano nella nostra proprietà scavalcando e non sappiamo come comportarci. Sono 5-6 con le bici elettriche”, ha dichiarato, parlando dei giovani bulli i quali ormai avrebbero puntato gli occhi sulla loro abitazione.



Insulti e pietre contro casa di 2 fratelli: incubo bulli a Barletta

Insulti, lanci di pietre, tentativi di accedere alla loro proprietà scardinando persino il cancello di ferro. Sono queste le azioni commesse dai bulli a scapito dei due fratelli, ormai esasperati da questa situazione: “già una volta tentarono di scardinare il cancello, hanno ammaccato la cassetta della posta”, ha fatto notare il fratello minore.

Ma perché i bulli ce l’avrebbero proprio con loro? “Dicono che siamo alcolizzati, ma io non posso stare a casa mia? Anche in giro mi dicono ubriacone. Ormai ci hanno timbrato…”, ha dichiarato l’uomo. I bulli sono arrivati persino a rompere i vetri delle loro finestre costringendoli a vivere in modo pericoloso. “Certo che abbiamo denunciato”, ha confermato uno dei fratelli che mostrando il cellulare all’inviato, ha svelato di aver chiamato 37 volte il 113. Uno dei due fratelli percepisce una pensione di poco meno di 300 euro, mentre l’altro il Reddito di cittadinanza ma purtroppo, pur essendo panettiere, non riesce a trovare un lavoro. Il motivo? E’ lui a spiegarlo: “Quando uno ha il timbro, qualcuno ti mette a lavorare?”.