Succede sempre ma non per questo vale di meno la gravità degli insulti apparsi sui social dopo la morte di qualsivoglia personaggio conosciuto pubblicamente: immancabile la “follia” dei leoni da tastiera anche dopo l’annuncio della morte di Jole Santelli, la Presidente della Calabria malata da tempo per un tumore e insediata alla guida della Regione solo dal 15 febbraio scorso dopo la vittoria alle Elezioni Regionali 2020. Dal più classico «bene che è morta», «se lo merita» e ‘simpatie’ del genere, ve ne sono diversi che richiamano il suo ruolo vicino a Berlusconi e il suo impegno in politica nonostante la malattia: «ma scusate era malata da tempo e si era candidata a presidente di Regione? Bel senso civico…», scrive un utente u Facebook (come segnala Giornalettismo.com), aggiungendo «oltre a trovare assurdo affidare la presidenza della regione ad una persona che ha ben altre battaglie più importanti da combattere, è sempre un peccato vedere spegnersi una giovane vita». Il livello è simile anche in altri utenti calabresi, come questo che osa «condoglianze, ma se aveva problemi personali x candidare una persona con i suoi guai fisici».
GLI INSULTI NEGLI ULTIMI MESI DAL FATTO QUOTIDIANO
Alla “monotonia” degli insulti social viene aggiunta anche la temeraria dichiarazione «ah ecco perché ora si trova spiegazione del suo comportamento sopra le righe nell’ultimo periodo», facendo forse riferimento alle avanzate di Jole Santelli contro il Governo per la gestione dell’emergenza Covid (tra l’altro sempre motivate e con toni da dibattito politico senza mai alcuna offesa o strappo diplomatico, ndr). Ad essere attaccati indirettamente dagli insulti social ci finiscono anche Attilio Fontana della Lombardia e Matteo Renzi di Italia Viva: il secondo è vittima di un orrendo tweet in risposta alle condoglianze scritte dall’ex Premier alla collega Santelli «Ma la Santelli non è di Centrodestra? Capisco la umana pietà ma te che non mi sei mai sembrato di sinistra in questo modo sembri più di desta che di sinistra». Il Governatore della Lombardia invece si vede nel mirino di un utente evidentemente anti-Lega: «mi dispiace, mira sbagliata. È Fontana che doveva morire, non Jole Santelli». Durissimo invece il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio che ai tempi del lockdown aveva contestato duramente la Presidente della Regione Calabria per le critiche rivolte al Governo Conte: «Vittoria di Pirla. Il Tar ferma la Calabria sui bar. Ma la Santelli non arretra: ‘É una vittoria di Pirro. Con la mia ordinanza ho aperto il dibattito. Non ho avuto suggeritori”. Le cazzate sono solo sue e se ne vanta».