A seguito dell’allarme lanciato ieri e la segnalazione di ben nove casi di epatite colestatica acuta (ovvero quella di tipo A), è in continuo aggiornamento anche oggi, sul sito del Ministero della Salute, l’elenco degli integratori alla curcuma finiti sotto la lente di ingrandimento e ritirati immediatamente dal mercato. Alcuni di questi prodotti, a dire il vero, erano giù stati segnalati lo scorso 10 maggio e anche il 16 e inoltre i consumatori che avessero già acquistato gli integratori indicati sul portale del dicastero sono stati invitati a “sospenderne temporaneamente l’assunzione”. Sono cinque i prodotti aggiunti all’elenco nella giornata di ieri mentre nelle ultime ore, mediante un update che segnala una “errata corrige”, il Ministero della Salute ha fornito ulteriori dettagli in merito a quali fossero i lotti ritirati della Curcumina Plus, rispetto ai dati comunicati invece solamente ieri e che presentavano una cifra errata. (agg. di R. G. Flore)



IL MINISTERO DELLA SALUTE FA PARTIRE LE VERIFICHE

Finiti in ospedale con epatite acuta, hanno scoperto che è stata provocata dagli integratori alla curcuma che assumevano. Sono almeno 12 le persone colpite. Giovedì scorso in tutta Italia erano 9, ma in questi giorni ci sono state altre segnalazioni. A lanciare l’allarme è stato il centro dell’Istituto superiore di sanità che si occupa della vigilanza sugli integratori. Si teme che il numero dei casi possa continuare a salire. Il ministero della Salute e l’Istituto hanno nominato una commissione di esperti per approfondire la situazione e per capire da dove parte la contaminazione, quindi sono partite una serie di verifiche. Nel frattempo, come riportato da Repubblica, sono stati segnalati alcuni prodotti a base di curcuma, quindi sembra associata alla piperina, un estratto del pepe. I medici infatti dopo gli esami avevano escluso cause virali. Studiando i vari casi e parlando con i pazienti, sono arrivati alla conclusione che la malattia era stata provocata da qualcosa che avevano ingerito. Poi si è capito che tutti avevano fatto uso di curcuma, in particolare di integratori a base di questa sostanza.



INTEGRATORI ALLA CURCUMA: 12 RICOVERATI PER EPATITE A

La situazione è particolare perché i vari malati avevano assunto quasi tutti integratori di marca diversa. Solo una infatti si è ripetuta tre-quattro volte. Visto che la curcuma, da sola, non è tossica alle dosi normalmente usate in ambito alimentare, dovrebbe esserci stata, secondo Repubblica, una contaminazione della materia prima che di solito si acquista in India. E allora si sta provando a capire se le aziende coinvolte si sono rivolte agli stessi grossisti per avere la curcuma, ma non si esclude che il problema sia all’origine. Potrebbe essere stata usata una specie diversa dalla pianta della curcuma. Gli integratori a base di questa sostanza vengono assunti per vari motivi: molti li avrebbero assunto per dimagrire, visto che si ritiene che attiverebbe la lipolisi (ma non ci sono ancora studi scientifici che sostengono questa tesi). Alla curcuma comunque vengono attribuite molte proprietà, anche antinfiammatorie, su cui ci sono invece riscontri scientifici.

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