Sulle pagine del quotidiano italiano Libero, è stato pubblicato un allarme che arriva direttamente dal web e dai social, e che parla di alcuni integratori che sarebbero in grado di combattere patologie croniche e degenerative, ma che in realtà non otterrebbero alcun effetto concreto. Il pool delle malattie curabili andrebbe dal diabete di tipo 2, all’endometriosi, passando anche per i dolori della menopausa e per gli attacchi epilettici.



A parlare quella questione degli integratori con il quotidiano è stata una lettrice, che poco tempo fa ha subito un delicato e complesso intervento proprio perché affetta da endometriosi. Aveva parlato della sua battaglia e della sua sofferenza sui social network, ed proprio attraverso questi era stata contattata da un’altra ragazza, una vera e propria promoter dei prodotti dell’azienda Pruvit, colosso internazionale nel settore. Attraverso un semplice kit in integratori, chiamato “Good bundle”, prometteva effetti incredibili. “Con questa bioteconologia”, aveva scritto la promoter, “il nostro corpo è portato a lavorare alla sua miglior versione, aiuta a risolvere problemi molto fastidiosi come l’endometriosi, effetti sgradevoli della menopausa, colesterolo, diabete, attacchi epilettici e molto altro”.



Il parere dell’esperto sugli integratori contro le malattie croniche

Insomma, secondo le promesse delle promoter grazie agli integratori della marca Pruvit sarebbe possibile agire e combattere tutta una serie di patologie croniche gravi, senza particolari sforzi o interventi medici. Va detto, però, che non necessariamente l’azienda che vende il prodotto sia a conoscenza di questo sistema (truffaldino e meschino) di vendita, anche perché sul loro sito non si fa riferimento a nessuno di quegli effetti “magici”.

Per capire se gli integratori possano veramente aiutare con quelle malattie, Libero ha intervistato il biochimico Marco Mattu, che ha spiegato che il principio attivo dei prodotti venduti (ovvero la forma non chirale del beta-idrossi-metil-butirrato) ha “dimostrato avere un’attività benefica nella prevenzione degli infortuni muscolari. La sua attività previene piccoli processi infiammatori a carico delle cellule dei muscoli rendendolo così un prodotto adatto agli sportivi”. Complessivamente, “non esiste uno studio con uso di HMB (la sostanza usata dagli integratori) per la risoluzione di patologie come endometriosi, diabete, sclerosi multipla e altre malattie e non ci sono evidenze scientifiche su alcun miglioramento in queste patologie”.