Gli integratori di vitamine, specialmente quelli che contengono tutta la varietà necessaria all’organismo cioè i multivitaminici possono migliorare la memoria delle persone anziane? Secondo uno studio recente c’è la dimostrazione di un aumento delle capacità cognitive e della soglia dell’attenzione. Gli utlimi risultati pubblicati sulla rivista The American Journal of Clinical Nutrition, mostrano che da una ricerca condotta su un totale di 3560 adulti con età superiore ai 60 anni, ci sono stati risultati significativi sulla memoria tra coloro che avevano assunto giornalmente gli integratori di vitamine rispetto agli altri ai quali era stato somministrato un placebo.
In particolare ai partecipanti era stato chiesto di memorizzare venti parole attraverso un programma al computer, in un tempo limitato di tre secondi per ogni parola prima che comparisse la successiva. Quando è stato chiesto loro di digitare le parole che avevano imparato, gli anziani trattati con integratori in un anno hanno dimostrato di avere avuto più capacità degli altri. Non solo, il miglioramento è stato più significativo nei pazienti con una storia di malattie cardiovascolari pregresse.
Gli integratori di vitamine migliorano memoria, ma non sono “pillole magiche”
Adam Brickman professore di neuropsicologia del dipartimento sullo studio dell’Alzheimer del policlinico della Columbia University, e principale autore della ricerca ha commentati alla Cnn, “I risultati rispecchiano quelli di uno studio precedente, pubblicato nel settembre 2022, che aveva riscontrato un miglioramento della memoria, della cognizione generale e dell’attenzione nelle persone che assumevano un multivitaminico, soprattutto in quelle con una storia di malattie cardiovascolari“. E proprio il fatto di aver replicato i risultati positivi può essere una conferma che presto potrebbe condurre lo studio su un piano ancora più esteso.
Altri esperti di neurologia però, come ad esempio il dottor Richard Isaacson ricercatore presso il centro malattie neurodegenerative della Florida, si mostra un po’ scettico su questo rimedio e dice “Sebbene il miglioramento di meno di una parola sia statisticamente significativo, sarebbe difficile dire se un cambiamento così piccolo possa migliorare la vita di una persona“, aggiungendo che, annunciando tali scoperte si potrebbe correre il rischio di allontanare le persone da altri comportamenti salutari e preventivi, portandoli a credere che possa eseistere una sorta di “pillola magica” rappresentata dalle vitamine.