L’intelligenza artificiale è pronta ad invadere i giocattoli per bambini dando il via a quella che potrebbe essere una nuova era del divertimento, ma che ovviamente (e forse giustamente) sta anche aprendo ai primi dubbi. Non si tratta, concretamente, di una novità, perché sono già parecchi i giochi che presentano una qualche implementazione smart, ma è anche vero che in Italia sono poco diffusi.



Ben presto, tuttavia, il mercato di giocattoli dotati di intelligenza artificiale, almeno secondo dei dati elaborati da Contrive Datum Insights e citati dal Sole 24 Ore, potrebbe triplicare nel suo valore da qui al 2030, passando dagli attuali 12 miliardi, a 35,7 miliardi. Ad animare questi giochi troviamo IA simili a ChatGPT, che imparano progressivamente dalle interazioni, per fornire risposte sempre più personalizzate in base a ciò che l’utente cerca. Quindi, i giocattoli con l’intelligenza artificiale potrebbero, per esempio, raccontare storie ai bambini partendo da un loro suggerimento, oppure inventare nuovi giochi o reinventare quelli tradizionali. Similmente, potrebbero proporre sfide, alzando a abbassando il livello di difficoltà in base al feedback del bambino, divertito o sconfortato. Insomma, le potenzialità sono parecchie e, di fatto, ancora inesplorate.



I rischi e i dubbi sui giocattoli con l’intelligenza artificiale

Così come i giocattoli dotati di intelligenza artificiale potrebbero sembrare, da un lato, un’ottima rivoluzione, va anche dall’altro potrebbe rappresentare un importante sfida futura, ma che a differenza di altre tecnologie simili potrebbe intaccare i bambini e, di conseguenza, l’intera società. I rischi, in questo caso, sarebbero soprattutto dal punto di vista della privacy, ma non va neppure sottovalutato l’effettivo impatto che potrebbero avere questi giochi sullo sviluppo dei bambini.

Essendo generativi, infatti, i giocattoli con l’intelligenza artificiale devono necessariamente raccogliere e immagazzinare dati, la cui collocazione potrebbe essere incerta. Similmente, quei dati potrebbero essere sfruttati dalle aziende, se venduti o resi accessibili, per indirizzare i desideri dei bambini, portandoli a desiderare un determinato prodotto. Inoltre, le risposte o le proposte fornite dal giocattolo potrebbero rivelarsi dannose per il bambino, spingendolo a compiere qualcosa di pericoloso. Infine, il dubbio è che i giocattoli con l’intelligenza artificiale potrebbero, se si diffondessero su larghissima scala, plasmare la mente dei bambini in modo “scorretto”, senza che abbia le necessarie interazioni umane complesse ed emotive.