L’intelligenza artificiale (AI) si sta diffondendo in sempre più campi a cominciare da quello medico e sanitario. A riguardo sta risultando molto importante il suo apporto nella lotta al cancro, così come sottolineato stamane dal Telegraph. Sul tabloid inglese si legge che l’AI è stata raccomandata per aiutare i medici del sistema sanitario nazionale per la prima volta nella storia. A riguardo nove diverse piattaforma hanno ottenuto il via libera nella bozza di guida del National Institute for Health and Care Excellence (NICE), sottolineando come le stesse potrebbero alleviare in maniera significativa la forte pressione sui dipartimenti di radiologia, oltre che far risparmiare un sacco di denaro. L’intelligenza artificiale può essere usata dai medici nei casi di tumore del polmone, della prostrata e del colon retto, e garantisce che la radioterapia non danneggi le cellule sane.



Attualmente i radiografi delineano a mano gli organi sani, mentre con l’AI tale passaggio sarà evitato e ovviamente sarà più preciso e soprattutto più rapido, cosa che in medicina spesso e volentieri può significa salvare la vita o meno. Sarah Byron, direttore del programma per le tecnologie sanitarie presso NICE, ha spiegato: “I colleghi del SSN che lavorano in prima linea nei reparti di radioterapia sono sotto forte pressione con migliaia di persone in attesa di scansioni. Il ruolo che l’imaging gioca nella pianificazione del trattamento radioterapico è piuttosto fondamentale, quindi raccomandare l’uso delle tecnologie di intelligenza artificiale per aiutare a supportare la pianificazione del trattamento insieme alla supervisione clinica da parte di un professionista sanitario qualificato potrebbe far risparmiare tempo e denaro”.



INTELLIGENZA ARTIFICIALE APPLICATA AI TUMORI: LE PAROLE DEL MINISTRO BARCLAY

Gli esperti clinici stimano un risparmio fra i 10 e i 30 minuti per ogni trattamento tramite l’uso dell’intelligenza artificiale a seconda della quantità di editing necessaria, ma stando ad altre prove il risparmio potrebbe salire fino ad 80 minuti, per un totale di 100mila ore.

Il segretario alla salute e all’assistenza sociale Steve Barclay ha spiegato che il servizio sanitario nazionale “deve abbracciare l’innovazione per mantenersi in forma per il futuro. Questi strumenti hanno il potenziale per migliorare l’efficienza e far risparmiare ai medici migliaia di ore di tempo che possono essere dedicate alla cura del paziente. L’uso intelligente della tecnologia è una parte fondamentale del nostro piano per la forza lavoro a lungo termine del NHS e stiamo istituendo un gruppo di esperti per elaborare le competenze e la formazione di cui il personale del NHS potrebbe aver bisogno per utilizzare al meglio l’IA”.