Con l’aiuto di semplici strumenti di intelligenza artificiali, disponibili in molti dei centri medici del mondo, è possibile prevedere le probabilità di morte per insufficienza cardiaca che hanno i pazienti con malattie muscolari infiammatorie e non solo. A rivelarlo, come riportato dal The Jerusalem Post, è uno studio condotto dai ricercatori del Rambam Health Care Campus di Haifa e della Mayo Clinic negli Stati Uniti. I risultati sono stati pubblicati nel Journal of the US National Library of Medicine (Pubmed) in un articolo dal titolo “Electrocardiogram-Artificial Intelligence and Immune-Mediated Necrotizing Myopathy: Predicting Left Ventricular Dysfunction and Clinical Outcomes”.
La ricerca portata avanti dal team guidato dal dottor Shahar Shelly, responsabile delle malattie neuromuscolari del dipartimento di neurologia del Rambam, si è incentrata sui pazienti curati nell’ospedale americano di Mayo. Essa si è suddivisa in due fasi. Nella prima sono stati esaminati gli 89 pazienti che per 20 anni (dal 2000 al 2020) hanno ricevuto una diagnosi di malattie muscolari infiammatorie. Nella seconda fase, con l’aiuto della raccolta di semplici elettrocardiogrammi (ECG), sviluppando un algoritmo di intelligenza artificiale, i ricercatori sono stati in grado di identificare quale di loro era probabile che soffrisse di una insufficienza cardiaca. L’efficacia dell’algoritmo è stata dell’80%. Inoltre, esso ha predetto il coinvolgimento del miocardio anche prima della diagnosi con mezzi standard.
Intelligenza artificiale prevede morte per insufficienza cardiaca: come funziona
Nel corso dello studio dai ricercatori del Rambam Health Care Campus di Haifa e della Mayo Clinic negli Stati Uniti, tuttavia, non si è solo diagnosticata l’insufficienza cardiaca con l’intelligenza artificiale, ma si è anche valutato qual è il rischio di morte per questa patologia per i pazienti coinvolti. Tra quelli contrassegnati in blu in quanto ad “alto rischio” sono stati registrati tassi di mortalità sette volte superiori rispetto agli altri. La scoperta rappresenta un importante passo in avanti per la scienza perché le malattie muscolari infiammatorie sono complesse e pericolose, tanto che possono causare disabilità significative e persino il decesso.
“Più avanti nel tempo, l’uso di questo modello consentirà la fornitura di trattamenti adeguati in una fase precoce, anche prima del peggioramento delle condizioni mediche del paziente. Stiamo parlando di prevenire malattie gravi e persino morti”, ha affermato il dottor Shahar Shelly. “Abbiamo trovato uno strumento di ricerca veloce e accurato che fa risparmiare molto tempo e costi per i pazienti in cui un ecocardiogramma non è immediatamente disponibile. La tecnologia dell’intelligenza artificiale continua a portare cambiamenti rivoluzionari in aree come lo sviluppo di farmaci e l’identificazione precoce dei pazienti ad alto rischio di intervento”.