L’intelligenza artificiale può rilevare fino al 13% in più di casi di cancro al seno rispetto ai tradizionali screening. Uno studio pubblicato su Nature Medicine ha evidenziato i vantaggi che l’utilizzo di questo strumento potrebbe apportare al settore. Secondo le stime riportate dal Financial Times, infatti, il 20% dei tumori sfuggono ad una diagnosi in tempi soddisfacenti, con conseguenze che possono essere drammatiche per i pazienti.
I ricercatori hanno scoperto che l’apprendimento automatico può aiutare ad affrontare malattie potenzialmente letali segnalando errori o identificando segnali difficili da leggere, che vengono trascurati dagli esseri umani. L’algoritmo, sviluppato ad hoc da Imperial e Kheiron Medical Technologies, una società britannica specializzata nella diagnostica medica dell’IA, per l’obiettivo, è stato chiamato Mia. “Il nostro studio dimostra che l’uso dell’intelligenza artificiale può fungere da efficace rete di sicurezza, uno strumento per evitare che i segni più sottili del cancro passino inosservati”, ha affermato Ben Glocker, coautore dello studio. Inoltre, secondo le previsioni, i tempi dello screening attraverso questo meccanismo potrebbero essere ridotti del 45%.
Intelligenza artificiale rileva 13% di casi in più di cancro al seno: la ricerca
Durante lo studio che ha dimostrato che l’intelligenza artificiale può rilevare fino al 13% in più di casi di cancro al seno è stato esaminato un gruppo di 25.000 donne sottoposte a screening in Ungheria tra il 2021 e il 2023. La ricerca è stata suddivisa in tre fasi, in ciascuna delle quali i radiologi hanno interagito con l’IA in modo leggermente diverso. I campioni hanno mostrato miglioramenti nei tassi di rilevamento del tumore rispettivamente del 5%, del 10% e del 13% rispetto alla lettura standard. Non si trattava soltanto di malattie ancora in fasi precoci, ma anche invasive, ovvero capaci di diffondersi in poco tempo in altre parti del corpo.
Si tratta di “un esempio promettente di come possiamo utilizzare l’intelligenza artificiale per accelerare la diagnosi e il trattamento” nel servizio sanitario nazionale, ha affermato la dottoressa Katharine Halliday, presidente del Royal College of Radiologists del Regno Unito. La società Imperial e Kheiron Medical Technologies ha annunciato che Mia è stata testata in 16 ospedali britannici e sarà implementato anche negli Stati Uniti.