L’intelligenza artificiale in futuro sarà etica. È questo l’obiettivo che, come riportato dal Corriere della Sera, si pone il progetto European Lighthouse on Secure and Safe AI (Elsa), finanziato dall’Unione Europea con uno stanziamento triennale di circa 7,5 milioni di euro e con altri 2,5 milioni di euro da Regno Unito e Svizzera. A portarlo avanti sono i ricercatori di 26 istituti, guidati dal Cispa Helmholtz Center for Information Security di Saarbrücken (Germania) e da aziende professioniste nel settore.



“L’intelligenza artificiale ha il potenziale per migliorare enormemente tutte le nostre vite, sia attraverso una migliore assistenza sanitaria sia con modelli di mobilità completamente nuovi. Ma una benedizione può trasformarsi rapidamente in una maledizione se la tecnologia non ha una base sicura”, ha sottolineato Mario Fritz, docente del Cispa. Le potenziali minacce che arrivano dal suo utilizzo, infatti, sono numerose. La necessità è quella di prevenirle e mitigarle, soprattutto in ambiti delicati come quello medico.



Intelligenza artificiale sarà etica: l’obiettivo del progetto Elsa

Le sfide che ci sarà bisogno di prendere in carico affinché l’intelligenza artificiale diventi anche etica, in particolare a livello pratico, sono innumerevoli, anche a fronte della continua evoluzione tecnologica. “Queste macchine non devono solo rispettare dei requisiti tecnici di funzionamento, ma anche preservare i diritti fondamentali dell’uomo. Occorre quindi che questi strumenti dimostrino di avere pure delle proprietà etico-umane”, ha spiegato Luca Oneto che coordina una squadra di ricercatori italiani che partecipano ad Elsa.



“Le metodologie che si stanno sviluppando sono dedicate a due principali scopi. Il primo è costruire una nuova generazione di macchine intelligenti in grado di soddisfare vincoli legali ed etici by design, cioè già al momento della loro progettazione. Il secondo scopo è quello di sviluppare metodi che permettano di dotare gli strumenti già esistenti di queste nuove proprietà”, ha aggiunto. Il progetto è ambizioso e sarà necessario certamente del tempo per raggiungere degli obiettivi soddisfacenti. “Questo è un processo continuo che durerà per molti anni se non decenni”, ha concluso.