Inter in corsa sul campo ma l’aspetto economico è un campanello d’allarme
I riflettori della Serie A sono decisamente puntati sull’Inter; i nerazzurri hanno macinato punti e consensi quando siamo ormai ad un passo dal giro di boa, occupando con merito il primo posto della classifica. Numeri da capogiro in termini di differenza reti, clean sheet copiosi che sottolineano una solidità difensiva con pochi precedenti. C’è un focus che però viaggia in parallelo con le prestazioni sul campo e che sembra destare più di qualche preoccupazione: bilancio “da abisso profondo”, scrive Marcello Astorri in un articolo scritto per Il Giornale.
Dall’articolo del quotidiano si evincono numeri e aspetti che non possono far dormire sonni tranquilli alla dirigenza interista, così come ai tifosi. A preoccupare sarebbe lo squilibrio del bilancio, solo in minima parte rinvigorito dalle cessioni – in particolare quella di Onana – risalenti all’ultima sessione di mercato estiva. Riferendosi all’esercizio 2022-2023 – scrive Marcello Astorri – “Lascia sbigottiti apprendere dei compensi corrisposti a 10 membri del consiglio che hanno percepito poco meno di 1,9 milioni di euro, che stonano a fronte di una perdita pari a 85,4 milioni”.
Bilancio Inter, la situazione: rosso da 807 milioni e ‘grane’ giuridiche
La situazione in casa Inter, dal punto di vista economico, presenta dunque una instabilità corposa che preoccupa in un funzione delle strategie di continuità aziendale. Pesa l’arretramento dei ricavi a quota 425,5 milioni di euro, così come il debito totale di 807 milioni seppur in recupero rispetto agli 881 della stagione precedente. Sempre dall’articolo scritto da Marcello Astorri per Il Giornale si evince come il quadro sia più delicato del previsto; la dirigenza nerazzurra è impegnata con espedienti economici a condizioni piuttosto onerose per ovviare alle perdite, ma è un sistema che potrebbe portare a scenari non proprio positivi.
“Gli scricchiolii si moltiplicano e potrebbero presto sfociare in un punto di rottura”, scrive Marcello Astorri, ricordando anche la scadenza 2027 del bond emesso lo scorso anno da 415 milioni di euro. Lo scenario per Suning potrebbe dunque richiedere un aumento di capitale per dare ossigeno alle casse nerazzurre ma con possibili ripercussioni dal punto di vista giuridico. Altra grana da sciogliere per la dirigenza dell’Inter pare essere un atto di citazione ricevuto dalla China Construction Bank in relazione ai compensi degli amministratori e nel contesto – riporta il quotidiano – “Di più ampie azioni a tutela dei propri interessi economici in Cina”.