C’è un vero e proprio giallo nei confronti di LionRock, il fondo asiatico che era azionista dell’Inter al 31 per cento. Ad accendere i riflettori sulla vicenda è Dagospia, che sottolinea come lo stesso fondo abbia visto il proprio investimento nella società nerazzurra azzerato a seguito del default dell’altro socio interista, Grand Tower, riconducibile a Steven Zhang, e che era proprietario del 61 per cento della compagine campione d’Italia 2023-2024.



Secondo quanto specifica Dagospia, LionRock avrebbe dovuto seguire Grand Tower per poi consegnare le proprie azioni a Oaktree, il fondo a stelle e strisce che da qualche giorno a questa parte è divenuto proprietario dell’Inter, “rilevando” le quote della società di Zhang a seguito dell’impossibilità di ripagare un finanziamento da 386 milioni di euro.



INTER, GIALLO LIONROCK: LA FIGC NON NE SAPEVA NULLA?

Dagospia fa però notare che lo scorso 22 maggio un portavoce di LionRock ha comunicato all’agenzia di stampa internazionale Reuters, che il fondo in questione era già uscito dal capitale dell’Inter, quando Oaktre concesse il finanziamento a Zhang tre anni fa, nel 2021, di conseguenza da quel momento non era più azionista.

“In pratica LionRock – commenta Dagospia – non sarebbe uscito subito dopo Grand Tower, bensì tre anni prima. E questo spiegherebbe perché i suoi sottoscrittori non si sono lamentati per il default dell’altro socio”. Peccato però che alla FIGC, la federazione italiana gioco calcio, figurasse che LionRock fosse azionista dell’Inter soltanto fino a pochi giorni fa, e stando al portale direttore da Roberto D’Agostino potremmo essere “di fronte a una delle più gravi violazioni del diritto sportivo”, leggasi la mancata comunicazione di un cambiamento dei soci di un’azienda, con possibile revoca dello scudetto. Subito dopo che l’agenzia Reuters è stata pubblicata, il 23 maggio scorso, l’Inter ha pubblicato un comunicato per provare a fare chiarezza, ma sempre



INTER, GIALLO LIONROCK: LE LACUNE NEL COMUNICATO DEL CLUB

Dagospia fa notare come la nota sia stata “lacunosa”, in quanto il club meneghino si è limitato a dire che la società di Zhang ha comunicato quel giorno che LionRock non fosse più tra i soci, anche se non viene specificato da che data. La domanda sorge quindi spontanea, come mai non è stato comunicato prima il fatto che LionRock fosse uscita al momento del prestito di Oaktree, quindi ben tre anni fa? E ancora, chi si nascondeva dietro quel fondo, forse anche degli azionisti italiani?

Si domanda sempre Dagospia, che sottolinea come lo schema dell’Inter sarebbe lo stesso di quello “che la procura di Milano contesta al Milan, con la differenza che qui c’è la conferma ufficiale da parte di Lion Rock di non essere più azionista dell’Inter dal 2021”. Inoltre il portavoce di LionRock si è rifiutato di dire chi ha comprato il 31,05 per cento delle quote dell’Inter in loro possesso, una diniego che non è ben chiaro e soprattutto, non dovrebbero essere quelle quote state escusse da Oaktree? Vedremo se nelle prossime settimane si farà chiarezza.