Emergono diverse novità nel “caso-caos” del giorno sollevato dalle Asl regionali: si confermano il “blocco” dei convocati Nazionali di Genoa, Sassuolo, Fiorentina, Roma e Lazio mentre per l’Inter l’indicazione è stata che i giocatori possono raggiungere i ritiri esteri «solo con mezzi privati», ovvero auto o aereo. Al netto dell’evidente problematica che comporterà per tutti i nazionali sudamericani di queste 6 squadre, il nodo del protocollo Covid della Serie A torna di prepotente attualità proprio alla vigilia del dibattimento sul caso-origine di Juventus-Napoli. Va ricordato infatti come il Napoli il 4 ottobre non partì in direzione di Torino proprio perché gli era stato impedito dalle direttive della Asl locale dopo la positività al Covid di Zielinski ed Elmas: il motivo fu proprio il “non uscire dalla bolla”, con la Serie A che però intervenne a favore dei bianconeri, ritenendo la decisione della Asl «incompatibile con l’applicazione delle norme specifiche dell’apposito Protocollo sanitario Figc e quindi con la possibilità di disputare l’incontro». Ora però sono ben 6 le squadre che vengono “bloccate” per alcuni giorni, a seconda delle singole disposizioni delle Asl: «iniquità dalla Asl, intervenga subito il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora», attacca l’amministratore delegato dell’inter Beppe Marotta in una nota all’Ansa, aggiungendo «E’ assurdo che le ASl si comportino in modo diverso da Roma 1 o Roma 2, o da Milano a Firenze. Fermo restando che ci sono i protocolli, c’è la zona d’ombra nella mancanza di centralità di questa gestione: e ogni Asl diventa centrale nella gestione dei club». Sul tema delle Nazionali, Marotta rimarca quanto già detto negli scorsi giorni «bisogna ridurre gli impegni delle Nazionali. C’è un forte rammarico: invoco l’intervento del ministero dello sport. Questa situazione è iniqua, porta a un’alterazione della regolarità delle competizioni», conclude il dirigente dell’Inter.



CAOS COVID: ASL BLOCCANO 6 SQUADRE

E così 24 ore prima della decisione della Corte di Appello sul “caso” Juventus-Napoli, esplode un nuovo contenzioso tra Asl locali, Serie A e Nazionali: in un primo momento, niente viaggi con le rispettive rappresentative nazionali per la Roma e la Fiorentina, dopo i casi di positività al Covid-19 dei giallorossi Dzeko e Boer (giovane portiere) e del viola José Maria Callejon. La notizia inizialmente solo come “voce” dai ritiri di Roma e Firenze è divenuta ufficiale nel tardo pomeriggio: l’intervento delle Asl di competenza ha di fatto bloccato tanto i “nazionali” romanisti quanto quelli viola (ben 13): il motivo è lo stesso già definito nella precedente sosta delle Nazionali (quando Cristiano Ronaldo venne “redarguito” per aver risposto alla chiamata del Portogallo violando la “bolla” imposta dalla Juventus), ovvero la positività di qualche componente della propria squadra che imponga così l’isolamento fiduciario con serie di test e tamponi. Poi però il “caso” si allarga e da Roma e Fiorentina pervengono nuove ingiunzioni delle Asl per i convocati delle Nazionali nell’Inter, Lazio, Genoa e Sassuolo. Praticamente mezza Serie A in un “precedente” che rischia di bloccare l’intero viaggio dei convocati verso le rispettive Nazionali.



TAMPONI & COVID: SERIE A ANCORA KO

«Le ASL regionali di riferimento hanno bloccato la partenza dei calciatori che erano pronti a raggiungere le rispettive Nazionali e rispondere alle chiamate dei propri commissari tecnici. Questo perché le squadre citate attualmente sono in bolla per le positività di alcuni giocatori», fa sapere l’Ansa, ma è evidente che bisognerà capire ora come potrà risolversi una più che caotica vigilia di sosta delle Nazionali. Bryan Cristante, Lorenzo Pellegrini, Leonardo Spinazzola e Gianluca Mancini sono i nazionali azzurri bloccati dalla Asl di Roma, così come sono 13 i nazionali della Fiorentina bloccati, e con loro anche tutti quelli di Inter, Genoa, Sassuolo e pure Lazio, che ancora “sub-judice” per il caso tamponi degli scorsi giorni. Dopo settimane a discutere sul protocollo della Serie A, siglato con il Comitato Tecnico Scientifico e il Ministro dello Sport Spadafora, la decisione delle Asl ora rischia di ripercuotersi sulle Nazionali di mezzo mondo con il divieto imposto ai giocatori chiamati di rispondere alla convocazione per la Nations League e le qualificazioni nel continente sud-americano.

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