Una buonissima Inter nel primo tempo, ma il calo inevitabile nella seconda frazione di gioco, complice anche le gambe appesantite causa coronavirus, ha regalato il passaggio del turno al Napoli, e la finalissima di Coppa Italia contro la Juventus. Ma per Mario Sconcerti, editorialista del Corriere della Sera, storico giornalista calcistico, ai nerazzurri non è mancato solo il “fisico”. “L’Inter è corretta sulla carta – scrive il collega sulla carta stampata – ha giocatori giusti nei ruoli, non dentro la partita. Ho un’impressione scandalosa. Ha fatto per ora più Marotta di Conte. Non manca più qualità, manca tempo, fantasia, schemi alternativi, facilità di dribbling. L’Inter – aggiunge – è come uno scolaro che sa una poesia a memoria ma non capisce cosa recita”. Alla fine l’ha quindi spuntata la compagine allenata da Gennaro Gattuso, che per Sconcerti è stata molto precisa in fase difensiva, ed ha regalato grandi prestazioni in particolare con Ospina, Insigne e Mertens. “Soldati discreti gli altri”, aggiunge il giornalista.
INTER, SCONCERTI: “NAPOLI-JUVE IL DERBY DI SARRI”
La sfida fra Inter e Napoli è stata sostanzialmente molto simile a quanto vistosi in campo a Torino per Juventus-Milan il giorno prima. I nerazzurri, come i bianconeri, hanno fatto la partita, ma nel secondo tempo si sono un po’ appesantiti, non riuscendo a trovare il guizzo decisivo. A differenza della compagine di Conte, la Vecchia Signora veniva però dal risultato favorevole di San Siro, l’1 a 1 del calcio pre-covid, che ha permesso alla squadra di Sarri di raggiungere il primo obiettivo stagionale. Una finale che Sconcerti definisce “Il derby di Sarri”, visto il passato azzurro dell’attuale tecnico bianconero. Secondo Sconcerti, la partita di sabato sera fra Napoli e Inter ha evidenziato i problemi nerazzurri pre-covid: “Si torna al sospetto delle conseguenze del virus – scrive ancora l’editorialista – due squadre imperfette, senza cambi di passo, senza fantasia di marcature, quasi l’ uomo contro uomo evitasse la fatica di ragionare. Che l’Inter meritasse di vincere la partita è certo. Che meritasse di eliminare il Napoli, molto meno”. Appuntamento quindi a mercoledì 17 giugno, per la finalissima di Roma.