Gelo a San Siro. Altalena di emozioni per l’Inter che tenta la qualificazione agli ottavi di Champions League con una impresa ai limiti dell’impossibile contro il Barcellona, seppur qualificato, seppur si giochi al Meazza, seppur i blaugrana si presentino con una formazione “C” ai nastri di partenza. Il secondo tempo racconta una storia amara, perchè l’Inter dopo averla “sfiorata” questa Qualificazione sembra proprio lasciarsela sfuggire dalle dita. La prima brutta notizia arriva da Dortmund con il gol del vantaggio del Borussia che con Brandt al 61′ torna in vantaggio sullo Slavia Praga. Poi al 77′ torna un filo di speranza con l’espulsione di Weigel e il Borussia in 10 contro 11. Il pareggio potrebbe tornare a far sorridere l’Inter, ma in realtà serve spingere. E i nerazzurri arrivano per due volte al gol del 2-1 che fa esplodere San Siro, ma per due volte il VAR dice no, è fuorigioco. E quando ci si sbilancia molto, a volte, succede fatalmente quel che può succedere. Che un giovane classe 2002 (quasi 2003) appena entrato in campo prenda palla al limite dell’area e scarichi un tiro a incrociare che sbatte sul palo ed entra. Barcellona in vantaggio, gol di Fati. San Siro ammutolito. Inter in Europa League.
INTER (ERA) VIRTUALMENTE QUALIFICATA
Nel giro di un minuto, sessanta secondi, e tutto cambia, o quasi, per l’Inter che per la qualificazione agli ottavi di Champions League quando verso il finire del primo tempo arriva l’eco del primo boato. Dalla Germania, grazie a Soucek che mette il punto esclamativo all’ennesima arrembante azione offensiva di uno Slavia Praga che ha ampiamente meritato il pareggio, e lo raggiunge appunto al 43′ minuto dopo che la lente occhiuta del VAR si è soffermata prima su una presunta posizione di fuorigioco di partenza (che non c’era) e poi su un presunto tocco con il braccio in fase di assist (che non c’era). E quindi gol. Molto meno tempo ci ha messo Lukaku, dopo uno scambio con Lautaro Martinez, proprio mentre operava il VAR in Borussia Dortmund Slavia Praga, per mettere una staffilata sul secondo palo alle spalle del portiere del Barcellona, complice anche uno sfortunato (dipende dai punti di vista) tocco con il polpaccio di Umtiti che inganna il proprio portiere. Così l’Inter passa, è virtualmente agli ottavi di Champions League.
CHOC A SAN SIRO!
Choc a San Siro, con l’Inter che vede sgretolarsi al momento in cui scriviamo i sogni di qualificazione agli ottavi di Champions League. Tutto accade in pochi minuti con la maxi occasione di Lukaku, che illude i tifosi di uno stadio gremitissimo. Poi la doppia mazzata. Il Borussia Dortmund al 10′ minuto del primo tempo ad opera di Sancho che vanifica il pareggio che sta maturando al Meazza. E dopo pochi minuti, ancora peggio, al 23′ minuto Perez riesce a superare un Handanovic fino a quel punto non severamente impegnato. E ora tutto è in salita, se il Borussia Dortmund vince, l’Inter ha solo una possibilità: battere il Barcellona. A questo punto, di remuntada…
PRONTI PER GIOCARSELA
Sta per iniziare la partita di San Siro che ci dirà se l’Inter riuscirà a qualificarsi per gli ottavi di Champions League. Il Barcellona non è di certo il rivale migliore per giocarsi il tutto per tutto, anche se al Meazza i catalani non hanno mai vinto contro l’Inter. I numeri ci parlano di quattro precedenti in casa nerazzurra, con un bilancio di una vittoria interista (che oggi blinderebbe la qualificazione) e tre pareggi – il segno X oggi richiederebbe che il Borussia Dortmund non batta lo Slavia Praga. Il successo è naturalmente quello ottenuto il 20 aprile 2010 nella semifinale di ritorno della Champions League poi vinta dall’Inter di José Mourinho, con i gol di Sneijder, Maicon e Milito a ribaltare l’iniziale vantaggio blaugrana di Pedro. I tre pareggi sono invece i due 0-0 ottenuti il 26 febbraio 2003 nella seconda fase a gironi che allora era in uso in Champions League e poi il 16 settembre 2009 all’inizio del cammino verso il Triplete, infine quello per 1-1 del 6 novembre 2018, firmato dai gol di Malcom per il Barcellona e di Icardi per l’Inter. Che cosa succederà stasera? Lo scopriremo fra poco e capiremo anche se l’Inter si qualificherà per gli ottavi di Champions League… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
L’ULTIMA QUALIFICAZIONE AGLI OTTAVI
Quando l’Inter si era qualificata per gli ottavi di Champions League per l’ultima volta? Dobbiamo tornare all’edizione 2011-2012, che fu d’altronde l’ultima partecipazione dei nerazzurri prima di quella già ricordata dell’anno scorso. Era l’anno cominciato con Gian Piero Gasperini in panchina, ma l’avventura del Gasp in nerazzurro fu di brevissima durata: cinque partite con pessimi risultati fra tutte le competizioni, compresa la sconfitta casalinga per 0-1 contro i turchi del Trabzonspor e tanti saluti. All’Inter arrivò Claudio Ranieri, che in Champions League mise a posto le cose con notevole rapidità: successo per 2-3 sul campo del Cska Mosca nella seconda giornata, poi una doppia vittoria contro il Lilla – 0-1 in Francia alla terza giornata e 2-1 a San Siro al quarto turno – tanto che bastò un pareggio per 1-1 in casa del Trabzonspor per blindare già alla quinta giornata non solo la qualificazione, ma anche il primo posto matematico. Fu così del tutto indolore la sconfitta casalinga per 1-2 all’ultima giornata contro il Cska Mosca, con l’Inter che dunque dominò il girone pur perdendo due volte su tre in casa. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
LO SCENARIO DELL’ANNO SCORSO
L’Inter si qualifica agli ottavi di Champions League anche arrivando a pari punti con il Borussia Dortmund: questa è una delle principali differenze nella situazione nerazzurra rispetto a un anno fa, che però ha pure diverse similitudini con l’attualità. Sappiamo che pure nel 2017-2018 l’Inter era nel girone del Barcellona e si arrivava all’ultima giornata con i catalani già qualificati, i nerazzurri in corsa con il Tottenham e una quarta squadra ormai fuori causa, allora il Psv Eindhoven come oggi lo Slavia Praga. Inter e Tottenham erano a pari punti, però lo scontro diretto era favorevole agli Spurs. I nerazzurri giocavano in casa contro il Psv mentre toccava al Tottenham giocare contro il Barcellona: insomma, potremmo dire che oggi abbiamo i nerazzurri nei panni degli Spurs con il Borussia che è invece come l’Inter del 2018. Il Barcellona tutto sommato fece la sua parte, pareggiando contro il Tottenham, il problema è che l’Inter non andò oltre un pareggio casalingo contro gli olandesi e il doppio 1-1 sancì l’eliminazione dei nerazzurri. Il ricordo è amaro, ma Antonio Conte firmerebbe perché la situazione si ripetesse oggi nello stesso identico modo. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
LA SITUAZIONE IN CASA NERAZZURRA
L’Inter si qualifica agli ottavi di Champions League con una vittoria: questa è la base di partenza di ogni discorso legato alle possibilità di qualificazione dell’Inter agli ottavi di finale di Champions League 2019-2020. La buona notizia per i nerazzurri di Antonio Conte è appunto questa: grazie allo scontro diretto favorevole con il Borussia Dortmund, che nella classifica del girone F è appaiato ai nerazzurri a quota 7 punti, in caso di vittoria questa sera contro il Barcellona l’Inter sarà qualificata agli ottavi di finale qualunque cosa accada nell’altra partita del girone, che vedrà il Borussia Dortmund impegnato in casa contro lo Slavia Praga già eliminato. Proprio il diverso livello dei due avversari è il principale problema per l’Inter: i gialloneri tedeschi dovrebbero verosimilmente vincere in casa contro un avversario che non ha più nulla da chiedere (anche se lo Slavia in trasferta finora ha pareggiato sia a Milano sia a Barcellona), mentre i nerazzurri ospitano un’avversaria sempre fortissima, anche se il Barcellona è già certo del primo posto nel girone.
INTER SI QUALIFICA AGLI OTTAVI SE… I RISULTATI UTILI
Abbiamo detto dunque che l’Inter si qualifica agli ottavi della Champions League con una vittoria: sarebbe il sistema più immediato per centrare l’obiettivo, senza altri calcoli e ipotesi e soprattutto senza dover dipendere dal risultato del Westfalen Stadion. In realtà l’Inter potrebbe qualificarsi anche pareggiando o addirittura perdendo. Questo grazie al già citato scontro diretto favorevole, in virtù della vittoria per 2-0 a San Siro e della pur sciagurata sconfitta per 3-2 subita in rimonta a Dortmund – sarebbe bastato un pareggio per avere già in tasca la qualificazione. I rimpianti però non servono a molto: oggi quello che si può fare è ricordare che il Borussia per scavalcare l’Inter dovrà fare più punti dei nerazzurri. Di conseguenza, gli uomini di Antonio Conte si qualificheranno agli ottavi di Champions League anche con un pareggio se il Borussia non vincerà stasera, oppure addirittura perdendo, ma in quest’ultimo caso solo con un clamoroso tracollo casalingo del Dortmund, con lo Slavia Praga vittorioso al Westfalen Stadion.