INTER SI QUALIFICA SE: L’ULTIMA FINALE NERAZZURRA
Sta per iniziare Juventus Inter, che ci dirà se i nerazzurri riusciranno a qualificarsi per la finale di Coppa Italia: l’ultima che hanno giocato corrisponde all’ultimo trofeo messo in bacheca, sia in questo specifico torneo che in generale. Era il 2011, in panchina c’era Leonardo dopo l’esonero lampo di Rafa Benitez e l’Inter, che aveva vinto il Mondiale per Club ma era arrivata alla fine di uno splendido ciclo, aveva avuto un sussulto d’orgoglio nella competizione nazionale. Agli ottavi la doppietta di Samuel Eto’o e il gol di McDonald Mariga avevano permesso di battere 3-2 un combattivo Genoa, nei quarti la vittoria era arrivata ai calci di rigore sul campo del Napoli (errore decisivo di Ezequiel Lavezzi) in una partita senza reti, quindi in semifinale era stata eliminata la Roma con grande colpo all’Olimpico – gol di Dejan Stankovic – e 1-1 a San Siro, con Eto’o a segno prima di Marco Borriello. In finale ci era arrivato il sorprendente Palermo, capace di eliminare il Milan vincitore del campionato: Eto’o si era portato a 5 gol in Coppa Italia timbrando una doppietta, i conti li aveva chiusi Diego Milito con il 3-1 finale. Avremo un’altra finale per l’Inter? Il campo sta per dare la sua risposta… (agg. di Claudio Franceschini)
IL PRECEDENTE
Ne abbiamo già parlato nel presentare la partita, ma vale la pena ricordare che nel 2016 l’Inter sfiorò la qualificazione alla finale di Coppa Italia partendo da una sconfitta contro la Juventus, e allora l’impresa era decisamente più complessa. Il ko era sì arrivato all’Allianz Stadium, ma la semifinale di andata era finita 3-0 in favore dei bianconeri: questo obbligava l’Inter, all’epoca allenata da Roberto Mancini, a segnare almeno tre gol senza incassarne per timbrare i tempi supplementari. Cosa che era clamorosamente avvenuta: Massimiliano Allegri aveva forse sottovalutato la partita, Marcelo Brozovic e Ivan Perisic avevano timbrato l’impresa e così la sfida di San Siro era arrivata ai calci di rigore. Purtroppo la rimonta nerazzurra non si era completata: Rodrigo Palacio aveva sbagliato il suo rigore, errore rivelatosi decisivo e che aveva permesso alla Juventus di volare alla sua seconda finale consecutiva e rivincere il titolo, questa volta contro il Milan dopo aver battuto la Lazio l’anno precedente. Stasera Antonio Conte sarà in grado di fare meglio di Mancini, qualificando l’Inter alla finale di Coppa Italia? Lo scopriremo tra poco… (agg. di Claudio Franceschini)
FINALE COPPA ITALIA, SERVONO ALMENO DUE GOL
L’Inter si qualifica alla finale di Coppa Italia vincendo, ma nemmeno questo potrebbe bastare: come sappiamo, la semifinale di andata contro la Juventus si è risolta in una sconfitta interna con il risultato di 1-2 e dunque all’Allianz Stadium, con calcio d’inizio alle ore 20.45 di martedì 9 febbraio, i nerazzurri hanno bisogno di un successo con almeno due gol di scarto, o segnandone tre. Infatti, anche in Coppa Italia vige il regolamento della Uefa: i gol segnati in trasferta hanno valore doppio, di conseguenza qualora l’Inter replichi la vittoria con una rete di margine nei confronti della Juventus sarebbe comunque eliminata, perché i bianconeri farebbero valere la doppietta di Cristiano Ronaldo di una settimana fa.
Ecco allora che l’Inter, per qualificarsi alla finale di Coppa Italia, deve vincere almeno 2-0 (o 0-2, leggendolo in modo ufficiale): ovvero, prendere il vantaggio nella differenza reti della doppia semifinale. In alternativa, servirebbero tre gol fermo restando i due di margine: un 1-3 per esempio qualificherebbe Antonio Conte e la sua squadra per il discorso di cui sopra. Da qui si ricava anche che la Juventus può anche permettersi di pareggiare: è sicuramente un grosso vantaggio, ma che certamente non tiene al sicuro i bianconeri da brutte sorprese.
I PRECEDENTI A TORINO
Infatti, l’Inter spera che la qualificazione alla finale di Coppa Italia arrivi anche in virtù dei precedenti stagionali che coinvolgono la Juventus in casa: i bianconeri hanno perso tre partite in tutta la stagione, e due di queste sono arrivate all’Allianz Stadium. Non solo: la squadra di Andrea Pirlo è caduta prima in Champions League contro il Barcellona, perdendo 0-2 ma rischiando una goleada, e poi hanno incredibilmente lasciato strada alla Fiorentina in campionato, incassando un pesante 0-3. Sono entrambi risultati che basterebbero all’Inter per centrare l’obiettivo, ma possiamo aggiungere il terzo dato: la terza sconfitta stagionale della Juventus è maturata a San Siro proprio contro i nerazzurri, che nella sfida diretta di Serie A si sono imposti per 2-0 con i gol di Arturo Vidal e Nicolò Barella. Quindi, Pirlo e i suoi giocatori partono sì con un discreto vantaggio nei confronti dell’Inter, ma quando hanno perso lo hanno fatto sempre con almeno due gol di scarto: questa è proprio la speranza di Antonio Conte, che avendo già imposto la sua legge contro la sua ex squadra sa di potersi ripetere anche se il contesto diverso. Ora però bisognerà scoprire come andranno le cose, e per questo bisognerà affidarsi al campo…