INTER, ZHANG OBBLIGATO A VENDERE L’INTER? TRA DUE MESI SCADE IL PRESTITO DA 275 MILIONI…
Steven Zhang, presidente dell‘Inter, si trova in una situazione paradossale. Il numero uno neroazzurro è ad un passo dal conquistare la seconda stella legittimando il suo secondo posto all time tra i presidente più vincente dell’Inter. Al tempo stesso il titolo odierno del Corriere dello Sport è abbastanza emblematico: “L’unica via è la cessione dell’Inter”.
Ne avevamo già parlato nei scorsi giorni, la situazione per Zhang è tutt’altro che rosea. Il 20 maggio si avvicina, tra meno di due mesi il prestito di 275 milioni concesso da Oaktree a Suning scadrà e il presidente cinese dovrà necessariamente trovare una soluzione. Due gli scenari: l’escussione del pegno da parte del fondo e la cessione del club, come appunto commentava il quotidiano.
CESSIONE INTER, ECCO COSA RISCHIA ZHANG
Teoricamente Oaktree potrebbe accettare di rifinanziare il prestito, essendoci un tasso d’interessa del 15/20% annuo. Ma la domanda è: a che pro? Come può l’Oaktree agire senza ulteriori garanzie per un’altra volta? La situazione è dunque cambiata da qualche giorno fa e dunque la sempre più probabile escussione del pegno porterebbe Zhang a rischiare parecchio dato che il fondo americano acquisterebbe la proprietà dell’Inter liquidando la differenza tra il valore teorico del club, in questo caso stabilito da un perito, e l’importo del debito.
Così facendo, l’incasso di Suning sarebbe veramente irrisorio, ben lontano dalle aspirazioni di qualche anno fa. Il Corriere dello Sport mette sul tavolo un’interessante possibilità ovvero l’arrivo di un compratore permetterebbe a Oaktree di offrire a Zhang, come si legge sulle colonne del quotidiano: “un controvalore più vicino ai riferimenti di mercato e forse l’opzione di convertire l’eventuale differenza ricavabile dalla cessione in una quota di minoranza“. Da poco è stata avviata una procedura di valutazione dell’Inter, in modo da poter informare il compratore che Oaktree avrebbe coinvolto nell’operazione. Per ora tutti dubbi e poche certezze, sarà il tempo a dire la verità.