Imbarazzo in Germania per le intercettazioni di una conversazione privata tra ufficiali dell’esercito tedesco che smentivano le posizioni pubbliche molto caute sull’invio di armi all’Ucraina. A rendere ancor più imbarazzante lo scandalo è il fatto che sia stato reso noto dai media russi, forse dopo un attacco informatico o tramite spionaggio. Il caso, oltre a destare preoccupazione sulla sicurezza delle comunicazioni militari in Germania, sta scuotendo il già precario equilibrio del governo del cancelliere Olaf Scholz. L’audio di 38 minuti circa è stato pubblicato dal giornale di stato russo RT, sanzionato in Europa. Si tratta della registrazione di una videochiamata riservata che risale al 19 febbraio e riguarda il capo dell’aeronautica militare tedesca, il generale Iago Gerhartz, e altri ufficiali. Stavano preparando un incontro col ministro della Difesa, Boris Pistorius.



Le ipotesi riguardo il modo in cui la Russia ha ottenuto le intercettazioni sui Taurus sono due: dall’attacco informatico all’operazione di spionaggio, quindi qualcuno dei partecipanti potrebbe aver fornito la registrazione a Mosca, pista che aggraverebbe ulteriormente la situazione. In tale videochiamata gli ufficiali tedeschi discutono della possibilità di inviare all’Ucraina i Taurus, che sono missili da crociera a lunga gittata in grado di colpire con precisione obiettivi anche a 500 chilometri di distanza. L’importanza di questa informazione è dettata dal fatto che Scholz finora si era detto contrario all’invio di questi missili a Zelensky, anche se Regno Unito e Francia hanno già inviato missili di questo tipo.



LO SCANDALO INTERCETTAZIONI TRAVOLGE SCHOLZ

Prima che venissero diffuse le intercettazioni, Scholz aveva di nuovo escluso l’invio dei missili Taurus all’Ucraina, visto che ciò prevede l’invio di specialisti tedeschi sul posto per insegnare ai soldati ucraini a usare tali armi. Pertanto, il rischio era un coinvolgimento diretto nella guerra contro la Russia. Pochi giorni dopo, però, c’è stato il leak della riunione dell’aviazione che smentisce le dichiarazioni del cancelliere tedesco. Nella conversazione intercettata i militari spiegano che l’invio di questi missili sarebbe complicato, ma comunque fattibile, infatti i soldati ucraini che dovrebbero usarli potrebbero essere addestrati in Germania. Quindi, non ci sarebbe la necessità di inviare specialisti tedeschi in Ucraina. Infatti, i militari aprono alla possibilità di controllare i missili dalla Polonia, evitando ai soldati tedeschi di entrare in Ucraina. Anzi, si mostravano stupiti della riluttanza di Scholz.



«Nessuno sa perché il cancelliere stia bloccando» l’invio dei missili Taurus, ha detto a un certo punto il generale Gerhartz. Inoltre, si è parlato della possibilità di impiegare i missili Taurus per distruggere il ponte di Kerch, che collega la Crimea alla Russia. Secondo l’aviazione tedesca ci vorrebbero dai 10 ai 20 missili per distruggerlo. Queste intercettazioni sono un problema per il cancelliere, in primis perché stava facendo passare come impedimento tecnico il mancato invio dei Taurus, mentre in realtà è una questione di mancanza di volontà politica. Inoltre, mostrano la frustrazione delle forze armate tedesche di fronte alla cautela, ritenuta eccessiva, del governo. Non meno importante il tema relativo alla natura di tale leak, visto che le comunicazioni riservate potrebbero non essere sicure.

INTERCETTAZIONI SUI TAURUS, SCONTRO TRA RUSSIA E GERMANIA

In Germania è stata subito aperta un’indagine sulla sicurezza, anche perché c’è il timore che ci siano altre registrazioni in “giro”. Nel frattempo, il ministro Pistorius ha accusato la Russia di «guerra ibrida». La diffusione di quei discorsi privati «è molto più di una semplice intercettazione e pubblicazione di una conversazione… Fa parte di una guerra dell’informazione che Putin sta conducendo». Pistorius ha aggiunto: «Si tratta semplicemente di utilizzare una registrazione per destabilizzare e mettere in difficoltà l’unità della Germania». L’ambasciatore tedesco a Mosca, Aleksander Lambsdorff, è stato convocato dalle autorità «per colloqui bilaterali». Maria Zakharova, la portavoce del ministero degli Esteri, ha affermato che le intercettazioni confermano quella che ritiene un’evidente spaccatura nel governo tedesco e nell’élite politica. «In Germania non esiste un potere unificato. Questa è la prova diretta della mancanza di democrazia». Di sicuro, il cancelliere tedesco Scholz è in grande difficoltà.

Per Dmitry Peskov, portavoce della presidenza russa, quella conversazione tra i militari tedeschi «suggerisce che nelle viscere della Bundeswehr si sta discutendo in modo sostanziale e concreto i piani per attacchi sul territorio russo». A gettare ulteriore benzina sul fuoco il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, secondo cui «la conversazione intercettata di alti ufficiali militari tedeschi è la prova che la Germania si sta preparando a iniziare una guerra contro la Russia. Tutti i tentativi di presentare questa la intercettazione degli ufficiali della Bundeswehr come un semplice gioco di missili e carri armati sono bugie maliziose. La Germania si sta preparando alla guerra con la Russia». L’ex presidente russo sul suo canale Telegram ha aggiunto: «La storia conosce molti esempi in cui i militari sono in grado di prendere decisioni al posto dei leader civili sull’inizio di guerre o nell’incoraggiarle».