Prende sempre più piede Interspac, il progetto di azionariato popolare per “salvare” l’Inter, al cui vertice vi è l’autorevole figura dell’economista Carlo Cottarelli: “Vogliamo portare avanti un grande progetto di azionariato popolare – le sue parole rilasciate quest’oggi ai microfoni del Corriere della Sera, riportate da La Gazzetta dello Sport – per rafforzare l’Inter con capitali forniti da noi tifosi, integrati da risorse di investitori istituzionali, in un quadro economicamente sostenibile. Già avviene in altre società gloriose, come il Bayern di Monaco”.



L’idea non è di certo inedita, come spiegato appunto da Cottarelli, ed è già attiva in altri gloriosi club calcistici come ad esempio il Barcellona, dove di fatto chiunque può diventare socio, pagando una quota annuale che comprende anche l’abbonamento allo stadio e altri “privilegi”. Cottarelli ammette di non aver ancora incontrato il presidente Steven Zhang: “Non ci siamo incontrati. Non è opportuno vedere la proprietà prima. Due anni e mezzo fa abbiamo parlato con gli amministratori, stavolta ancora no. L’idea è di cominciare a parlare con in mano qualcosa, non prima”.



INTERSPAC, AZIONARIATO POPOLARE INTER: I 40 PERSONAGGI VIP CHE HANNO GIA’ ADERITO

Intanto la macchina organizzativa prosegue e sul sito di Interspac è stata pubblicata la lista dei primi quaranta azionisti popolari, tutti personaggi di spicco in vari campi, come ad esempio l’ex capitano nerazzurro Beppe Bergomi, nonché il cantante Andrea Bocelli, l’attore comico Enrico Bertolino, un grande cuore nerazzurro come Paolo Bonolis, personaggio notissimo della televisione, ma anche un altro conduttore, famoso tifoso interista, Alessandro Cattelan, il talent scout numero uno d’Italia, Claudio Cecchetto, quindi Gianfelice Facchetti, figlio del compianto Facchetti senior, il tennista Fognini, il noto virologo dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, e ancora Luciano Ligabue, Enrico Mentana, Max Pezzali, Giacomo Poretti, Enrico Ruggeri, il regista premio Oscar Gabriele Salvatores, il giornalista Beppe Severgnini, Roberto Vecchioni e molti altri ancora. Spesso e volentieri si è ventilata in Italia la possibilità di un azionariato popolare, e mai fino ad oggi nessuna squadra di Serie A lo aveva accolto in maniera concreta: con l’Inter sarà la volta buona?

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