Fra gli autori scelti per la prima prova della maturità 2023, anche Oriana Fallaci. La traccia individuata del Miur è quella per la Tipologia B, ambito artistico-letterario, e precisamente un brano tratto dall’introduzione di Interviste con la Storia. Si tratta di una raccolta di interviste che l’immensa giornalista fece ad una serie di personaggi protagonisti della storica contemporanea fra gli anni ’60 e ’70, come ad esempio Henry Kissinger, Indira Gandhi, Giulio Andreotti, Golda Meir, Yassir Arafat e molti altri ancora. Ma vediamo nel dettaglio il testo scelto dal Miur per la prima prova della maturità 2023: “La storia è fatta da tutti o da pochi? Dipende da leggi universali o da alcuni individui e basta? È un vecchio dilemma, lo so, che nessuno ha risolto e nessuno risolverà mai. È anche una vecchia trappola in cui cadere è pericolosissimo perché ogni risposta porta in sé la sua contraddizione. Non a caso molti rispondono col compromesso e sostengono che la storia è fatta da tutti e da pochi, che i pochi emergono fino al comando perché nascono al momento giusto e sanno interpretarlo. Forse”.



Oriana Fallaci proseguiva: “Ma chi non si illude sulla tragedia assurda della vita è portato piuttosto a seguire Pascal quando dice che, se il naso di Cleopatra fosse stato più corto, l’intera faccia della Terra sarebbe cambiata; è portato piuttosto a temere ciò che temeva Bertrand Russell quando scriveva: «Lascia perdere, quel che accade nel mondo non dipende da te. Dipende dal signor Krusciov, dal signor Mao Tse-tung, dal signor Foster Dulles. Se loro dicono “morite” noi morremo, se loro dicono “vivete” noi vivremo». Non riesco a dargli torto. Non riesco a escludere insomma che la nostra esistenza sia decisa da pochi, dai bei sogni o dai capricci di pochi, dall’iniziativa o dall’arbitrio di pochi. Quei pochi che attraverso le idee, le scoperte, le rivoluzioni, le guerre, addirittura un semplice gesto, l’uccisione di un tiranno, cambiano il corso delle cose e il destino della maggioranza. Certo è un’ipotesi atroce. È un pensiero che offende perché, in tal caso, noi che diventiamo? Greggi impotenti nelle mani di un pastore ora nobile ora infame? Materiale di contorno, foglie trascinate dal vento?”.



ORIANA FALLACI, INTERVISTE CON LA STORIA: “DA CHI E’ FATTA LA STORIA?”

La prefazione di Interviste con la Storia permette ad Oriana Fallaci di introdurre appunto le varie interviste ai grandi della terra, e parte da una domanda che potrebbe sembrare retorica, leggasi “La storia è fatta da tutti o da pochi? Dipende da leggi universali o da alcuni individui e basta?”. La stessa giornalista risponderà poi alla domanda, convinta che alla fine la risposta a tale dilemma stia a metà, ma nel contempo conscia dell’importanza dei potenti della Terra, che decidono il destino dei Paesi e degli uomini.



“Non riesco a escludere insomma – conclude Oriana Fallaci – che la nostra esistenza sia decisa da pochi, dai bei sogni o dai capricci di pochi, dall’iniziativa o dall’arbitrio di pochi. È un pensiero che offende perché, in tal caso, noi che diventiamo? Greggi impotenti nelle mani di un pastore ora nobile ora infame? Materiale di contorno, foglie trascinate dal vento?”.