«Non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve. Anche per gli impianti da sci, il problema del protocollo è un conto ma tutto ciò che ruota attorno alle vacanze sulla neve è incontrollabile. Con Merkel e Macron in Europa stiamo lavorando ad un protocollo comune europeo. Non è possibile consentire vacanze sulla neve, non possiamo permettercelo»: questo ha spiegato il Presidente Conte intervenendo a “Otto e Mezzo” nell’intervista in diretta a La7. Dopo una lunga giornata di polemiche tra Regioni, gestori di impianti sciistici e anche campioni dello sci scesi in campo con appelli al Governo, la linea del Premier si allinea a quella “rigorista” di Boccia, Speranza e Franceschini: possibili “aperture” invece sul fronte spostamenti, «Sullo spostamento tra regioni a Natale, ci stiamo lavorando ma se continuiamo così a fine mese non avremo più zone rosse. Tuttavia, il periodo natalizio richiede misure ad hoc. Si rischia altrimenti di ripetere il ferragosto e non ce lo possiamo permettere: consentire tutte le occasioni di socialità tipiche del periodo natalizio non è possibile». In merito al tema-dibattito sulla scuola, Conte aggiunge a “Otto e Mezzo”: «Cercheremo di aprire le scuole prima di Natale, stiamo lavorando per questo». In un’altra intervista tv, questa volta al Tg5, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha invece introdotto la “road map” per le aperture di dicembre: «Sicuramente in un quadro epidemiologico diverso, con l’indice del contagio Rt sotto 1, potremo valutare di riaprire anche una fase diversa nel Paese. Ma ci vuole molta, molta prudenza, non bisogna correre». Se l’indice Rt è sceso e i casi non salgono più, conclude Speranza, «significa che le misure che abbiamo adottato nelle ultime settimane stanno dando i primi effetti».
“NO OBBLIGO VACCINI, MA LO RACCOMANDO”
Non solo divieti di Natale e “caso-sci” nell’intervista di Conte a Lilli Gruber: alla vigilia di un nuovo scostamento di bilancio, il Capo del Governo ha spiegato «Abbiamo stanziato 2 miliardi aggiuntivi ed è previsto uno scostamento di 8 miliardi, sappiamo quanto vale il Natale. Abbiamo messo sul tavolo consistenti ristori. Continueremo ad intervenire per i lavoratori rimasti fuori dal primo intervento, anche con dei decreti per le città turistiche. Dobbiamo intervenire per la cultura, lo spettacolo e il turismo e interverremo anche per partite IVA e autonomi. Lo scostamento che abbiamo chiesto è dedicato a loro». Dall’economia di “casa” a quella europea, il Premier ha sottolineato come nel prossimo Consiglio Europeo di dicembre «sarà decisivo per trovare l’accordo sul Recovery fund. C’è un problema, un veto politico di Polonia e Ungheria. L’ostacolo è questo». Il problema dello stallo sul Recovery Plan esiste eccome e Conte lo “spiega” così: «c’è grande senso di responsabilità e confido che i paesi che hanno posto il veto sullo stato di diritto rivedano la posizione. È giusto che lo facciano perché altrimenti danneggeranno le loro stesse economie». Capitolo finale, ma non meno importante, la polemica sull’obbligo dei vaccini anti-Covid come teorizzato da diversi esperti e scienziati: Conte sostiene che al momento non vi sia alcun orientamento per l’obbligo vaccinale, «ma lo raccomandiamo. L’obbligo è scelta forte. Io lo farò senz’altro perché quando sarà ammesso sarà sicuro e testato. Sarà disponibile prima per le categorie vulnerabili ed esposte. Penso che il vaccino ci sarà da fine gennaio». Ad una domanda e critica del direttore del Giornale Alessandro Sallusti sulla “sceneggiata” degli Stati Generali in Primavera, Conte replica «è stata un’utile occasione per mettere nero su bianco il piano di rilancio nazionale. Vedrete che quelle discussioni sono stati utili».
L’INTERVISTA DI CONTE A “OTTO E MEZZO”
L’ultima volta che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è intervenuto a “Otto e Mezzo” era la fine di gennaio scorso, quando la minaccia del Covid-19 iniziava a fare capolino nelle dinamiche politiche ma che ancora non aveva la “portata” di quanto poi sarebbe divenuta solo di lì ad un mese. Nel pieno della seconda ondata torna in tv per l’inusuale (in questi ultimi mesi) intervista a Lilli Gruber il Capo del Governo: a partire dalle ore 20.30, su La7 e qui in diretta video streaming, Conte sarà chiamato ad affrontare tutti i principali nodi politici del momento a partire ovviamente dall’emergenza Covid-19, ma allargando anche alla imminente round economico (Manovra e scostamento di bilancio), alle sfide europee del Recovery Fund e del possibile “rimpasto” con apertura al Governo per Forza Italia di Silvio Berlusconi. Inevitabile partire dalla discussione di giornata, ovvero la “rivolta” delle Regioni in difesa degli impianti sciistici dopo le anticipazioni di Palazzo Chigi all’ipotesi di chiudere al 100% tutte le piste da sci durante le feste di Natale: Conte dovrà cercare di trovare una “media” tra il rigido rigorismo di parte della maggioranza (Speranza, Boccia e Franceschini) e le spinte “aperturiste” in arrivo dal M5s e dai Ministri renziani. Non solo sul Natale, ma in generale lo schema sembra riproporsi identico anche su scuola, shopping, spostamenti tra Regioni e in generale sull’intero prospetto del prossimo Dpcm al via il 3 dicembre 2020.
NON SOLO COVID: TUTTI I POSSIBILI TEMI
Ma ovviamente non è solo il Covid-19, in senso stretto, a preoccupare il Premier in vista del nuovo anno in arrivo: il piano vaccini è al momento ancora in fase di costruzione, con l’intervista di Lilli Gruber stasera che non potrà non chiedere conto dello stato attuale dell’organizzazione per il mese di gennaio-febbraio. Dal vaccino sanitario a quello “economico”, anche sul Recovery Plan le difficoltà non sono poche e solo due giorni fa era stato lo stesso Conte a smentire le notizie circolate sul presunto ritardo dell’Italia nella presentazione dei piani di rilancio: verrà chiesto conto anche questo al Presidente del Consiglio, così come il piano economico dei 4 Decreti Ristori (due già approvati, il terzo in arrivo con scostamento di bilancio mercoledì e un quarto riservato al mese di gennaio) e la stessa Manovra appena giunta alla Camera. Verrà probabilmente richiesto a Conte il perché di tanti presunti ritardi, dal piano di rafforzamento sanitario ai vaccini passando per i decreti economici e gli indennizzi alle categorie più colpite. Da ultimo, ma non meno importante, il futuro di questo stesso Governo entrato ieri ufficialmente alla Presidenza di turno del G20 ma attraversato da tante distanze al suo interno tra Pd, M5s e renziani: il “caso Berlusconi”, il presunto rimpasto e il piano fiscale-riformatore annunciato settimane fa nella riunione dei leader di Governo (Renzi, Speranza, Crimi e Zingaretti) ma ancora lontano da una possibile concretizzazione. Di questo e di molto altro si parlerà nella puntata speciale di “Otto e Mezzo” dedicata all’intervista del Presidente Conte.
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