Dopo una lunga trattativa durata 36 ore circa, l’Ue ha trovato l’intesa sull’AI Act, la legge europea sull’intelligenza artificiale. Come sottolinea TgCom24.it si tratta del primo quadro normativo europeo, e il primo nel mondo, che regolamenta appunto l’uso dell’AI. Ad annunciare l’accordo è stato il commissario europeo al Mercato Interno, Thierry Breton e l’obiettivo della normativa è garantire che l’intelligenza artificiale protegga i diritti fondamentali, quindi la democrazia, lo Stato di diritto e la sostenibilità ambientale, e nel contempo, stimolando l’innovazione e rendendo l’Europa leader nello stesso settore. Per Thierry Breton si è trattato di un risultato storico: “Storico! L’Ue diventa il primo continente a stabilire regole chiare per l’uso dell’IA. L’AI Act è molto più di un regolamento: è un trampolino di lancio per startup e ricercatori dell’Ue per guidare la corsa globale all’intelligenza artificiale”, le parole rilasciate dallo stesso Commissario Ue attraverso il proprio profilo ufficiale X, ex Twitter: “Il meglio – ha chiosato – deve ancora venire!”.
Così invece la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen: “La legge europea sull’intelligenza artificiale è una novità mondiale – ha scritto sempre su X -. Un quadro giuridico unico per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale di cui ci si può fidare. E per la sicurezza e i diritti fondamentali delle persone e delle imprese. Un impegno che abbiamo assunto nei nostri orientamenti politici e che abbiamo mantenuto”.
INTESA UE SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: IL COMMENTO DI ROBERTA METSOLA
Questo invece il commento della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che parla di un “momento storico per l’Europa digitale. Accolgo con favore l’accordo storico sul nuovo AI Act. Una legislazione all’avanguardia, responsabile e completa che fissa standard globali. L’Europa ha guidato e ha dato risultati”.
A seguito dei negoziati sono stati concordate alcune salvaguardie come ad esempio l’uso dei sistemi di riconoscimento facciale solo in spazi accessibili al pubblici e per applicare la legge, ma previa l’autorizzazione giudiziaria e a seguito di reati definiti in maniera rigorosa. Viene stilato anche un elenco di obblighi per i sistemi ad alto rischio, come ad esempio i sistemi di IA suati per influenzare le elezioni. I cittadini avranno anche il diritto di presentare dei reclami sui sistemi di AI.