Si apre sabato pomeriggio all’Hotel Melià di Milano la IV edizione di Golosaria, la manifestazione di cultura e gusto che celebra l’uscita del Golosario (è la 12a edizione) e della GuidaCriticaGolosa alla Lombardia (8a edizione). La settimana dopo (14/15 novembre) la manifestazione si riaccende a Torino, alla Piazza dei Mestieri, per il 10° anno.
Il perché di questa kermesse che complessivamente ci impegna cinque giorni, sta nella sua originalità: fare incontrare una volta l’anno i mondi del gusto possibile. Per questo arrivano a Milano e a Torino i 100 migliori artigiani di cose buone raccontati sul Golosario, ma anche chef meno noti che portano avanti la tradizione della trattoria o chef che rappresentano un vertice nel mondo come il cuoco bavarese Heinz Beck, che domenica sarà premiato come maestro della cucina italiana.
Ma il tema portante di questa edizione di Golosaria sarà l’integrazione alimentare ovvero la possibilità che anche la cucina etnica si possa alimentare dei prodotti del territorio in cui risiede. C’è infatti un auspicabile “chilometro zero” anche per kebab e sushi bar e a Golosaria lo dimostreremo con il sushi fatto col tonno di Carloforte e un riso del Monferrato; il kebab con la carne certificata di una razza italiana; il cous cous con il grano prodotto a Ferrara.
Ma se la strada dell’integrazione alimentare è un auspicio e anche un biglietto da visita in vista del 2015, anche i mestieri legati all’alimentazione hanno bisogno di un momento di riflessione. Per questo nella piazza di Golosaria arriverà il re dei macellai, Franco Cazzamali di Romanengo di Cremona, ma anche quello degli affinatori di formaggi, Guffanti di Arona, che animerà un cheese bar.
E poi il droghiere interpretato dal Mercamte di Spezie di Torino e il gelataio che fa i suoi prodotti con l’azoto liquido, ovvero Sanelli di Salsomaggiore Terme.
Da sabato a lunedi sera siete tutti invitati (andate su www.golosaria.it) assaggeremo anche 12 piatti della tradizione lombarda: dai pizzoccheri ai risotti alla cassoeula, insieme ai 100 migliori vini d’Italia selezionati per l’ottavo anno consecutivo.
La cosa emozionante è comunque scoprire ogni volta e sapere che dietro a queste centinaia di realtà che arriveranno da tutta Italia a Milano, ci sono famiglie operose, giovani, uomini e donne che con determinazione portano avanti quei saperi tratti dal passato che fanno economia e gusto nel presente. Sono infatti il nerbo della tradizione italiana, decantata in tutto il mondo.