Un doppio terremoto sta coinvolgendo la “Ventricina”. Il primo è quello fisico che è accaduto a l’Aquila e che ha portato una scia negativa su tutti i settori della regione, tanto che in questi week end gli agriturismi ma anche le strutture alberghiere che normalmente inaugurano la nuova stagione, ricevono disdette una dietro l’altra. La notizia che è passata è dunque quella di una regione distrutta, anche se la faccenda riguarda principalmente l’Aquila e dintorni.

La Ventricina è un salume originale, un insaccato condito con polvere di peperone che viene prodotto in una manciata di paesi in provincia di Chieti. Quest’anno, dopo aver inaugurato il museo del maiale di Carpineto Sinello, hanno deciso di far diventare il “primo taglio” della ventricina un evento, che l’assessore regionale all’Agricoltura ha comunque voluto mantenere, proprio per dare quel messaggio di una regione intera che va avanti. Ma proprio alla vigilia della festa, indetta per il prossimo 2 maggio, arriva il secondo terremoto, ossia la peste suina che dal Messico si starebbe spostando in Europa. E qui, davvero, dopo l’epoca delle varie aviare, occorre stare attenti al diluvio mediatico che già si sta abbattendo sulla gente, dove le notizie saranno le più disparate. L’unico allarme che lanciamo è che non si arrivi, come sempre accade in questi casi, a discriminare i piccoli artigiani su cui dovrebbe ricadere sempre ogni tipo di sospetto, per esaltare l’iperigienismo che solo è fonte di sicurezza. 

Proprio questa settimana, nel libro per la famiglia Adesso, 365 giorni da vivere con gusto, si affronta il tema, che non a caso ha un titolo che parla di insaccati perfetti… ma con molto meno gusto. Detto questo, è proprio il caso di dirlo: una Ventricina ci salverà!.