Mentre tanti sono in vacanza, noi di Papillon stiamo ultimando le prove nei ristoranti per l’uscita dei prossimi libri: Il Golosario, la GuidaCriticaGolosa (nelle edizioni al Piemonte e alla Lombardia con Liguria e Valle D’Aosta). Agli amici che ci seguono e che sono in partenza, consigliamo i nostri 24 itinerari “SediciGustodiciSedici” e i nostri viaggi pubblicati su www.italiadigolosaria.it dove si può accedere anche alle “infogolose” con oltre 600 locali top da andare a visitare.

Ma qui voglio darvi alcune chicche sconosciute da altre guide, che meritano una sosta, se siete nei paraggi. Incominciamo dalla Valle d’Aosta: la meta è la Valgrisenche, che si prende da Saint Pierre. Qui cercate la Maison des Myrtilles dove Franco e Mariangela vi aspettano con la polenta concia, il cinghiale in umido, la carne di Fongo di Castello d’Annone e i salumi di Bertolin di Arnad. Non spenderete più di 25/30 euro e il pernottamento è sui 40 a persona. Bellissimo!

In val D’Ayas, o meglio ad Antagnod, mi ha colpito il Cadraine Solaire, una trattoria calda con un cuoco straordinario (i suoi tortelli ripieni sono sublimi; qui la cucina è valdostana con inclinazioni emiliane). Vicino all’autostrada sono due le soste auree: Il Ramoverde di Carema (uscita a Quincinetto), dove non rinunciare al capretto al forno e poi la Trattoria Moderna di Banchette d’Ivrea, dove sono irrinunciabili i ravioli con le erbette e la ricotta e l’anatra al ratafià. Nuove scoperte a La Thuile: il Coq au Vin (cucina eccellente con sprazzi di creatività) e a Bard, il ristorante Ad Gallia, dotato anche di una spa. Tranne i Cadraine Solaire e il Ramoverde, gli altri hanno tutti camere.

In Liguria, il mio cuore è rimasto a Noli, al ristorante La Scaletta: cucina economica, pizza da premio e piatti di pesce di scuola salernitana. Salutatemi Sara e Francesco e non perdete la torta di ricotta e pere. Bellissimo anche il locale scoperto a Castelbianco (Sv): Scola, che vi sazierà coi funghi e i piatti dell’interno. È un faccino radioso di Papillon. Uscite ad Albenga per andare lì, e se siete nei paraggi, non mancate di provare, nella medievale a Toirano, il Cappello di Guguzza (straordinaria cucina ligure-moldava). Il miglior pesce della Liguria, invece, credo lo si possa assaggiare da Muraglia a Varigotti. Questo è una corona di Papillon, al pari di un altro sommo: Delio ad Apricale (imperdibile la capra coi fagioli).

Degna di nota è infine la sosta da Emilio a Fermo e se siete in Puglia andate a Peschici alla Galleria del Ristoro, la signora Mauro, madre dell’europarlamentare Mario, ha un tavolo speciale per i lettori di Papillon. I numeri di telefono di tutti questi locali: su www.italiadigolosaria.it nei miei ultimi itinerari raccontati o sulle infogolose. Buone vacanze!