La gara dei 400 metri a ostacoli della Diamond League a Stoccolma è stata condizionata quest’oggi dall’invasione di tre attivisti, che come riportato da TuttoSport si sono seduti in ginocchio in pista di fronte agli atleti in corsa. Il capofila, il norvegese Karsten Warholm, è riuscito a saltarli e a continuare la sua corsa verso il traguardo. Non è andata così invece per l’italiano Alessandro Sibilio, che era al secondo posto ed è stato rimontato dall’anglo-verginiano Kyron McMaster e dall’estone Rasmus Magi, piazzandosi alla fine quarto.



Una beffa non di poco conto. Anche perché non è stata presa in considerazione la possibilità di interrompere la gara e ripartire, sebbene l’imprevisto abbia causato delle difficoltà ad alcuni atleti. Gli organizzatori della tappa svedese non ne hanno voluto sapere nulla. Non è tra l’altro la prima volta che ciò accade. Era successo alla decima tappa della scorsa edizione del Tour de France, nella semifinale del Roland Garros 2022 e al GP di Berlino della Formula E. La sicurezza degli eventi sportivi tuttavia non sembra ancora abbastanza preparata per evitare questi episodi.



Invasione in gara dei 400 m a ostacoli di Diamond League: il commento di Sibilio

A commentare l’invasione degli attivisti nella gara dei 400 a ostacoli della Diamond League è stato proprio l’italiano Alessandro Sibilio. “Hanno messo questi striscioni a dieci metri dall’arrivo. Non so dire cosa sia successo di preciso. Non ho fatto una grande gara all’inizio perché le condizioni non erano ottimali, ma all’arrivo sono arrivato praticamente camminando, mi sarei forse fatto male. Veramente non avevo capito cos’era, me ne sono accorto un metro prima, pensavo fosse un arrivo un po’ più spettacolare”, ha detto alla Rai.



E ha concluso: “Nel finale stavo riuscendo a risalire, poi le condizioni non erano perfette per le tante trasferte, però non so cosa sia successo. Oggi forse non era proprio la giornata giusta per correre veloce (ride, ndr). L’abbiamo presa come esperienza, diciamo che prima della Diamond League mi aspettavo fuochi d’artificio piuttosto che persone in mezzo alla pista, ma sappiamo che nella vita può succedere di tutto e bisogna stare attenti agli imprevisti”.