Investimenti immobiliari e flussi di capitale in forte flesssione a Milano, cresce il mercato degli affitti brevi con record di compravendite che ha fatto raggiungere al capoluogo lombardo il primato nazionale. A rilanciare il settore è soprattutto l’investimento destinato all’affitto, ma a differenza del resto dell’Europa, non prevale il “build to rent”, rimasto più residuale, ma c’è più la tendenza dell’acquistare per mettere a reddito, ad esempio destinando gli immobili ad alloggi per studenti. Il Sole 24 Ore ha pubblicato i dati, analizzati dal gruppo Real Estate Cbre che mostrano una diminuzione dei volumi degli investimenti, In Italia nei nove mesi del 2023, scesi del 60%.



Tuttavia Milano è in controdendenza rispetto alla media nazionale e resta regina degli investimenti nazionali. Questo, come spiega Chris Brett, head of capital market di Cbre in Europa, “si verifica perchè è una città molto attrattiva ed ha una demografia favorevole, oltre al fatto di avere tre scali aerei” aggiungendo anche che “Le prossime Olimpiadi la porteranno ancora di più al centro, come meta economica internazionale“.



Milano crescono investimenti immobiliari, anche grazie agli interventi di riqualificazione urbana

A Milano si punta tutto sugli investimenti per affitti brevi, e lo dimostrano i dati degli annunci immobiliari, con 18mila case destinate a questa finalità. La città e seconda solo a Roma, nella quale gli annunci per l’affitto breve sono circa 23mila. Il mercato immobiliareRodolfo Petrosino, head of real estate southern europe Ardian, “La mobilità è cambiata, così come il modo di vivere la residenzialità”.

Non è più il classico frazionamento e vendita, “il futuro sarà molto ‘build to rent'”. Ed il mercato sarà fortemente influenzato dagli interventi volti a migliorare la qualità della vita delle persone che vivono in determinate aree. E questo interesserà tutti i residenti, non solo chi utilizzerà gli immobili riqualificati e gli uffici.  Come spiega Umberto Lebruto, amministratore delegato di FS sistemi urbani: “il progetto di rinnovo degli ex scali ferroviari rappresnta un’ottima opportunità per ridurre le disuguaglianze“, grazie al fatto che “il 30% del volume sarà destinato a social housing e il 60% a verde pubblico“.