Brutta disavventura per Eugenia Fiore, inviata di Fuori dal coro, il programma condotto da Mario Giordano e in onda su Rete 4. La giornalista e il suo cameraman Andrea Grattarola sono stati aggrediti a Roubaix, a due ore da Parigi, al di fuori da una moschea. “Ci sono molti poliziotti, siamo in piena allerta terrorismo. Il clima è tesissimo. Ad Arras quell’omicidio è stato un fulmine a ciel sereno, non è mai successo niente di simile e i cittadini erano scioccati”, le sue parole ai microfoni de La Verità. Poi su Roubaix e sull’aggressione subita in quella che è una città molto controllata per quel che concerne il radicalismo islamico: “Circa la metà della popolazione è di religione islamica ed è monitorata costantemente dall’antiterrorismo”.
L’aggressione all’inviata di Fuori dal coro
L’inviata di Fuori dal coro e il suo collega erano gli unici all’occidentale, lei in particolare era l’unica non velata. Nessun approccio aggressivo, ha precisato: “Non stavo facendo niente, stavamo girando immagini di copertura generiche. Non davamo fastidio a nessuno. Eravamo davanti a una moschea che ho scoperto solo successivamente essere attenzionata per estremismo, lì ce ne sono talmente tante…”. Poi l’aggressione: “A un certo punto arriva un uomo, poi un altro, alla fine erano una quindicina a dirci che non potevamo riprendere, ci insultavano, chiedevano di vedere quello che avevamo ripreso. Hanno provato a prendere la telecamera al mio collega, eravamo circondati. Per uscirne ho provato a prendere la telecamera e a fuggire, ho pensato che essendo una donna non mi avrebbero fatto niente. Ho attraversato la strada correndo, ma mi hanno inseguita, spintonata, mi hanno buttata per terra e si sono avventati sulla telecamera. Ho sentito dei colpi sulla schiena e anche il mio collega, Andrea, ha preso dei pugni. Alla fine sono riusciti a prendere la telecamera e sono scappati. Per fortuna ne avevo un’altra nascosta”. Eugenia Fiore s’è fatta male alle mani, in particolare al polso destro e alla schiena, mentre il collega ha ricevuto un pugno al petto e uno in faccia, fortunatamente senza conseguenze.