Le indagini della Guardia di Finanza di Verona hanno condotto alla chiusura di un ristorante cinese di Caldiero, al cui interno le norme igienico-sanitarie sono state ripetutamente violate nelle scorse settimane. Un episodio già grave di per sé e che assume connotati ancor più severi se si considera il surplus di attenzione che bisognerebbe mantenere nel periodo di restrizioni che stiamo attraversando. Come riportano i colleghi di “Verona Sera”, sarebbe stato un cliente ad accorgersi che qualcosa in quel locale non andava per il verso giusto e a richiedere l’intervento delle autorità per accertare cosa accadesse nelle cucine.



Ciò che è emerso ha davvero dell’incredibile e lascia quantomeno perplessi; infatti, i prodotti alimentari impiegati nella preparazione dei rinomati involtini primavera, a cominciare dai cavoli, venivano triturati dal personale in un modo decisamente inusuale: pestandoli con la suola delle scarpe. Ecco dunque che, di fronte a quella scena, i finanzieri di Soave, con il contributo dei carabinieri del NAS di Padova e dei funzionari dell’Ulss 9 Scaligera hanno condotto un’indagine approfondita sulla società titolare dell’esercizio ristorativo, gestito da persone di nazionalità cinese.



INVOLTINI PRIMAVERA PESTATI CON LE SCARPE E ALIMENTI SCADUTI: CHIUSO RISTORANTE CINESE

Oltre alle tecniche disgustose adoperate per la preparazione degli involtini primavera, nel ristorante cinese sarebbero stati trovati anche cibi scaduti e deteriorati, con annesso accertamento delle precarie condizioni igieniche dei locali cucina. Come se non bastasse, nell’identificazione di tre lavoratori da parte delle Fiamme Gialle, è emerso che uno di essi prestava servizio senza regolare contratto, dunque “in nero”.

L’attività del ristorante, scrive “Verona Sera”, è stata immediatamente sospesa e il titolare ha ricevuto una serie di multe salate, con annessa segnalazione alla direzione provinciale del Lavoro per ulteriori sanzioni accessorie nei suoi confronti. Per la riapertura del locale, adesso, dovranno essere obbligatoriamente ripristinate tutte le condizioni igienico-sanitarie necessarie, con annessi accorgimenti indicati dai NAS e dalla Ulss 9.