A “Storie Italiane” si è parlato del caso della signora Cinzia Grimaldi, assegnataria di un appartamento di edilizia popolare da parte del Comune di Bari, che però risulta essere ancora occupato da un’altra persona. Al momento, non si ha una data entro la quale l’immobile sarà libero, ma la donna ha un’invalidità riconosciuta e sua figlia soffre di una malattia genetica rara, che provoca attacchi epilettici.
Gli esperti in studio hanno sottolineato come epilessia significhi “svenire anche di fronte a cambiamenti minimi, come spostamenti di un oggetto della propria casa. Quella bambina non ha punti di riferimento e potrebbe soccombere. Hanno bisogno di aiuto subito, di un posto tranquillo, definito, per sempre. La casa è il suo attaccamento sicuro e senza questo l’epilessia diventerà cronica e non ci saranno farmaci sufficienti per avere una vita serena”.
CINZIA, LA REPLICA DEL COMUNE DI BARI: “STIAMO SEGUENDO IL CASO”
L’assessore Vito Lacoppola del Comune di Bari ha replicato al legale di Cinzia: “Stiamo seguendo il caso della signora Grimaldi dal mese di aprile. Le sono state proposte sette unità abitative. Continuiamo a garantirle che non finirà per strada le è stato assegnato un immobile in fase di trasloco che finirà a brevissimo, tra 15-20 giorni. Tutti gli avvocati che si sono susseguiti a tutela dei diritti della signora Grimaldi non potranno negarlo. Ci confronteremo nuovamente con l’ufficiale giudiziario e i proprietari della casa, così che lei possa entrare nella nuova casa non appena dovrà abbandonare quella in cui si trova adesso. Non siamo un’agenzia immobiliare, come ci passano gli alloggi li forniamo”.
L’avvocato dell’interessata ha replicato che sono state in realtà “tre le case proposte e nessuna di esse era idonea alle problematiche della signora Grimaldi, invalida, la cui figlia ha una malattia rara, genetica. Al 25 novembre mancano 9 giorni: chiediamo una data certa e che anticipi i tempi”.