In chiusura della puntata di “Storie Italiane” andata in onda oggi, martedì 19 aprile 2022, su Rai Uno, è stato dato spazio alla vicenda di Rosa, invalida, e del figlio Ivano, malato di Sla. I due vivono in un’abitazione malsana, dove alberga la muffa e l’umidità abbonda. Non solo: l’acqua non è potabile, la luce va e viene e, di conseguenza, i macchinari per l’assistenza sanitaria a Ivano si spengono. Una situazione di profonda difficoltà, che si trascina ormai da anni, anche se in estate sembrava palesarsi una svolta all’orizzonte.
Come ha dichiarato la signora Rosa, ad agosto le è stata assegnata una casa popolare, che lasciava pensare che si fosse ormai prossimi alla fine di un incubo durato già troppo a lungo. Invece, così non è stato: è sfumato tutto, improvvisamente, e la donna non si dà pace. Pensa soprattutto al figlio: “Devo sempre pensare che lui stia bene e qui lui bene non sta. La cosa che mi fa più male è che mio figlio debba vivere qua dentro. Questa è veramente la cosa che mi fa più male. Non mi importa niente di me, l’importante è che mio figlio stia bene”.
“SONO INVALIDA E MIO FIGLIO HA LA SLA: LA CASA POPOLARE ASSEGNATA CHE FINE HA FATTO?”
La signora Rosa, a “Storie Italiane”, ha precisato che per lei e suo figlio, malato di Sla, la notizia giunta in estate era fondamentale: “Mi avevano detto che ero adatta a prendere possesso di una casa di edilizia popolare e che dopo due mesi avrei ricevuto le chiavi. Di mesi ne sono passati anche tre e la casa non è arrivata. Per me è buio pesto. Nell’oggetto della raccomandata c’è scritto ‘convocazione per assegnazione alloggio’, ma non ho mai visto quella casa”.
Le ha fatto eco la figlia Debora, sorella di Ivano, malato di Sla: “Io vorrei soltanto dire che c’è una burocrazia, c’è un iter da fare. Noi li abbiamo rispettati, ma nel momento in cui viene assegnata la casa, non viene rispettato un diritto sacrosanto di mia madre, sancito anche dalle graduatorie. Peraltro, questa è la situazione meno indicata per la respirazione di Ivano”.