Una vera e propria odissea quella vissuta da Costanza Crescimbeni per effettuare un tampone a Roma. La giornalista del Tg1 ha raccontato la sua esperienza sui social network ed è possibile evincere il caos nel quale versa la Capitale dopo la riapertura delle scuole. La cronista ha dovuto aspettare addirittura sei ore per sottoporsi al test per il coronavirus: lei come molti altri cittadini romani hanno dovuto fare i conti con l’incremento di persone che si presentano nelle varie postazioni delle singole Asl. Leggo mette in risalto che fino a un mese fa i tempi d’attesa per effettuare il tampone a Roma si aggiravano su una media di due-tre ore, raddoppiati a causa della riapertura delle scuole. I primi casi positivi hanno causato un incredibile flusso di studenti e familiari a doversi recare presso le varie postazioni drive-in per effettuare i controlli del caso.



COSTANZA CRESCIMBENI E L’ODISSEA PER UN TAMPONE A ROMA

Dopo il tampone effettuato il 28 settembre, Costanza Crescimbeni oggi si è recata al drive-in di Santa Maria della Pietà per sottoporsi al test. Ma i tempi d’attesa per un tampone a Roma si sono dilatati esponenzialmente con il trascorrere dei giorni. «Cronache dalla fila al drive in: a una povera signora non si accende l’auto. Prontamente è arrivato signore con i cavetti per la batteria», «Superata la terza ora si fa amicizia con il vicino di macchina: “sono al primo tampone, tu? Io al secondo” e via»: questi alcuni tweet della diretta “step by step” della giornalista. Dopo sei ore, è arrivato il suo turno e, dopo aver elogiato il grande lavoro svolto da personale medico e paramedico, ha acceso i riflettori sul malfunzionamento del sistema: «L’affluenza ai drive-in sta diventando ingestibile. Una settimana fa, quando ho fatto il primo tampone, la situazione era molto diversa». Ora non le resta che attendere il responso, entro le prossime 48 ore, si spera…

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