S’intitola Io tu noi, Lucio, il docufilm dedicato alla vita artistica di Lucio Battisti andato in onda ieri in prima visione su Rai2. Tanti, tra colleghi e amici di sempre, hanno voluto rendere omaggio alla memoria del grande cantautore e musicista originario di Poggio Bustone (Rieti) a un giorno dal 22esimo anniversario della sua scomparsa – avvenuta, per l’appunto, il 9 settembre 1998. Il pubblico lo ricorda ancora come quell’interprete fin troppo schivo e ‘outsider’ – diremmo oggi – per ritagliarsi una parte veramente di rilievo nel panorama dello spettacolo italiano, uno che non aveva affatto ‘tutte le carte in regola’ per giocare e vincere la partita del successo contro chi era più videogenico, più simpatico, più rumoroso di lui. Stiamo parlando di uno che, a un certo punto della sua carriera, arrivò a studiare un artifizio per cui – negli incisi – la sua voce si confondeva con quella degli ‘altri’ strumenti musicali, a suggerire una commistione perfetta tra le corde della chitarra, le corde vocali e le corde dell’anima. Tutte rigorosamente suonate arpeggiandole.
Lucio Battisti e la sua musica ‘leggera’
Perché sì, Lucio Battisti non è uno che “schitarra”: il suo stile si contraddistingue per una certa soavità che non vuol dire necessariamente piattezza. Anzi, con una voce che pure non risalta per particolari virtuosismi, Battisti riesce a fare musica in uno stile inedito, insolito forse proprio perché senza particolari pretese. Il suo genere è quello della musica leggera. Punto. Ma musica ‘leggera’ nel vero senso della parola, musica che – almeno rispetto alle ritmiche di fondo – è realmente in grado di elevare l’ascoltatore quasi fino al cielo. La meta l’anticipa lo stesso Battisti, in quel brano dal titolo quanto mai eloquente che è Sì, viaggiare: “Certamente non volare/ma viaggiare… dolcemente viaggiare”. Dolcemente, gentilmente, con un ritmo fluente… sono gli avverbi più frequenti nella traccia forse più marcata di tutta la produzione battistiana, che ci introduce e abitua alle sue sonorità e al tempo stesso ci permette di indagarle.