Nel giorno della Festa della donna tornano in mentre figure che hanno fatto la storia della cultura, tra letterate, scienziate e matematiche che hanno donato la loro vita diventando famose nel loro campo. Una di queste è Ipazia d’Alessandria, scienziata e filosofa greca ancora oggi un simbolo della libertà di pensiero. Figlia del filosofo Teone, la sua formazione le permise di essere a capo della Scuola Alessandrina e di prendersi la scena nel panorama intellettuale di Alessandria d’Egitto. Donna di enorme cultura, non sono rimaste molte opere scritte a causa della distruzione della Biblioteca Alessandrina, ma gli altri filosofi del tempo parlano di lei come una delle menti più avanzate esistenti.



Brillante scienziata, gli scritti tramandati per secoli vedono Ipazia formulare anche le ipotesi sul movimento della Terra, andando oltre la teoria tolemaica secondo la quale la Terra era al centro dell’universo. A lei sono dovute le invenzioni dell’astrolabio, del planisfero e dell’idroscopio, strumento con il quale si può misurare il diverso peso specifico dei liquidi. In filosofia era seguace della scuola neoplatonica, anche se secondo le fonti storiche lo fece in modo originale ed eclettico, e non si convertì mai al cristianesimo.



IPAZIA D’ALESSANDRIA, LA FIGURA DI SPICCO PER LE DONNE

La morte di Ipazia d’Alessandria è datata 415. La donna, in un clima di fanatismo, di ripudio della cultura e della scienza in nome della crescente religione cristiana, venne trucidata in una chiesa da una folla di fanatici. La sua figura, dimenticata per anni, è tornata in auge con l’Illuminismo, quando molti autori hanno iniziato a ricordarne la sua libertà di pensiero e l’alto livello a cui erano giunti i suoi studi. Da allora viene ricordata come un simbolo della libertà di pensiero e dell’indipendenza della donna.



Per questo motivo, nel 2004, le venne dedicato il Centro Internazionale Donne e Scienza a Torino, centro creato dall’Unesco per sostenere lo studio, la ricerca e la formazione in particolare delle donne scienziate del Mediterraneo. Ipazia è infatti il simbolo di come il fanatismo, nonostante le doti intellettuali riconosciute, fosse stato per lei l’ostacolo che col suo essere donna trovò un’aggravante in più.