Un servizio realizzato in esclusiva dal TG4 ha svelato cosa si celerebbe dietro a IppocrateORG, il movimento fondato da Mauro Rango che raggruppa una rete internazionale di medici, ricercatori, operatori della sanità e del sociale, i quali si sono riuniti in Senato per un convegno sulle cure contro il Covid-19. Il giornalista Alessio Fusco, fingendosi un paziente risultato positivo al virus nonostante le due dosi di vaccino, si è iscritto alla piattaforma ed ha ricevuto la telefonata della dottoressa che si sarebbe dovuta incaricare di curarlo.
L’esperta, dopo alcune affermazioni da no-vax, ha prescritto al finto paziente innanzitutto delle cure fai da te: acqua fredda sull’inguine per “attivare il sistema immunitario” e bevande con acqua e zenzero. Successivamente gli ha inviato via e-mail una ricetta per l’acquisto di diversi antibiotici, delle vitamine e, infine, la colchicina, ovvero un farmaco che è stato sconsigliato dall’Aifa poiché, oltre ad essere risultato inutile nel corso delle sperimentazioni, ha anche causato dei casi di intossicazione in coloro che lo hanno assunto.
IppocrateORG, rete di medici che cura Covid con acqua e zenzero: il parere di Vaia e Guzzanti
In studio, nel corso della puntata odierna del TG4, c’era Francesco Vaia, direttore dell’ospedale Spallanzani di Roma, il quale si è scagliato contro IppocrateORG, la rete di medici che cura il Covid-19 con acqua e zenzero. “La vicenda dimostra come sul Covid-19, anche a bassi livelli, ci siano degli interessi. È una vera e propria truffa. Mi preoccupa di più convincere i 3-4 milioni di italiani indecisi sul vaccino, queste vicende non meritano di essere commentate”, ha detto.
Della medesima idea è anche il giornalista Paolo Guzzanti. “Mi viene in mente una famosa citazione, ovvero “piatto ricco mi ci ficco”. Il Covid-19 è una zona franca in cui chiunque può cercare di fare soldi e imbrogliare. Contro i virus non esistono alcun farmaco, bensì ci sono soltanto cure contro i sintomi. Il resto è pura balla”. Da qui l’appello ai vertici della politica affinché la rete venga fermata. “È lecito permettergli di fare questo tipo di propaganda? La loro sede è in Svizzera, ma il Governo dovrebbe ugualmente prendere dei provvedimenti dato che operano in Italia. È necessario impedire che questo sconcio vada avanti”.