Non usa mezze parole Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’istituto Lazzaro Spallanzani, componente del Comitato tecnico-scientifico: i dati degli ultimi giorni sono decisamente preoccupanti. Parlando ai microfoni del Corriere della Sera, ha esternato tutta la sua amarezza e nel contempo sorpresa, in particolare analizzando i numeri di ieri, quando i contagi sono schizzati sopra i 4.000: «Non ci aspettavamo questi dati. Quasi mille in più rispetto al giorno precedente a fronte di 5 mila tamponi in più sono tanti». E’ logico pensare che se la situazione dovesse ulteriormente peggiorare, bisognerà prendere in considerazione misure di contenimento del virus più drastiche oltre all’obbligo della mascherina all’aperto: «Se i dati dovessero continuare a crescere – ha proseguito Giuseppe Ippolito parlando con il quotidiano di via Solferino – potrebbe essere necessario considerare anche la possibilità di misure ulteriori. In attesa del vaccino e di terapie che blocchino la progressione della malattia verso forme severe o critiche, non ci sono altre strade. Per sopravvivere il virus deve “saltare” da un individuo all’altro viaggiando dentro le goccioline di saliva. Più rendiamo difficile questo salto più chance avremo di limitare o bloccare la diffusione del contagio».

GIUSEPPE IPPOLITO: “IMPORTANTE TENERE IL DISTANZIAMENTO E COPRIRSI LA BOCCA”

Ma come mai questo boom di contagi in questo periodo, quando gli esperti si attendevano un maggior incremento in particolare alla fine del 2020, in concomitanza con il diffondersi dell’influenza? «Principalmente all’incremento del tasso di mobilità della popolazione – ha proseguito Giuseppe Ippolito – alla coda lunga delle vacanze, all’abbassamento della guardia in alcune situazioni come la movida notturna. Non bisogna dimenticare che l’aumento dei contagi può anche dipendere, ma solo in parte, dall’aumento del numero dei tamponi effettuati. Certo la situazione è in rapida evoluzione, il virus circola in maniera sostenuta e gli ultimi dati sono fonte di preoccupazione». Per evitare il contagio bisogna mettere in pratica alcune piccole regole, a cominciare dal «Tenere una distanza di sicurezza – specifica Giuseppe Ippolito – e limitare la “gittata” del nostro respiro coprendo le vie respiratorie», questo permette di «ridurre in maniera drastica la possibilità di infettarci e di infettare il nostro prossimo». Ovviamente importante sarà continuare a lavarsi bene le mani per eliminare i virus, soprattutto dopo aver toccato superfici che potrebbero essere state contaminate dal covid.