La seconda ondata sembra stia lasciando l’Italia molto lentamente, ma non sappiamo se a breve arriverà una terza ondata. Ovviamente lo spettro è fortemente temuto da tutti gli operatori sanitari, così come ha spiegato il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito: “Temiamo tutti la terza ondata come fu con la Spagnola – le parole rilasciate in occasione della presentazione del libro ‘Il senso dell’insieme’, una sorta di diario di quanto accaduto nel 2020 – il virus fa il suo mestiere e cerca di riadattarsi – ha continuato Ippolito – se aumenta il numero di persone colpite, ci saranno anche più decessi”.

“Se però ci sarà una nuova ondata – ha proseguito il direttore dello Spallanzani – non può prevederlo nessuno e io non ho la palla di vetro. Forse siamo ancora nella seconda ondata e non sappiamo se siamo alla fine della curva, il mini lockdown di Natale ha funzionato e gli italiani sono stati responsabili”.

IPPOLITO: “VIRUS E’ QUARTA CAUSA DI MORTE OGGI”

Ippolito ha quindi riportato alcuni dati drammatici: “Il virus oggi è la quarta causa di morte in Italia. Ma ancora non sappiamo perchè nel nostro Paese abbiamo avuto così tanti decessi. Questo deve indurci ad aumentare la ricerca e a cambiare il modello di comunicazione, perchè se ogni giorno diciamo qualcosa finiamo per smentirci. Dobbiamo fare ricerca e dire ‘non sappiamo’”. E a proposito della necessità di una nuova comunicazione, Ippolito cita l’immunologo della Casa Bianca Anthony Fauci: “In occasione delle elezioni di Biden, l’immunologo Anthony Fauci ha detto che è necessario riscrivere un modello di comunicazione e indipendenza della scienza che non sia fatta per apparire tutti i giorni. La pressione data dai casi e dai morti ha portato alla richiesta di interventi, ma abbiamo bisogno di dire ‘non lo so’ e fare ricerca”. Si parla quindi della vaccinazione, e Ippolito rassicura: “Ad oggi non ci sono stati eventi avversi gravi in Italia dopo la vaccinazione. In Europa sono stati segnalati alcuni episodi e le autorità stanno indagando”. Infine il monito: “Le pandemie non sono finite. Chi pensa che questa sia l’ultima sbaglia”.