La giornata di convention ieri a Roma al Teatro Brancaccio forse ha segnato la definitiva frattura tra Giovanni Toti e Silvio Berlusconi in una Forza Italia sempre più sull’orlo di una crisi di neri (e di voti). Dopo che i sondaggi certificano ormai il quasi sorpasso di Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni nelle gerarchie interne al Centrodestra, il partito dell’Ex Cavaliere vive ora di profonda tensione per quanto affermato ieri dal Governatore della Liguria in pieno contrasto con la linea di Berlusconi. «In dieci anni con Forza Italia siamo passati dal 40 per cento al 6 per cento e qualcuno ancora dice ‘tutto sommato non è andata così male’. Il voto negativo non è possibile… Stiamo andando verso lo zero assoluto», avverte Toti dal palco romano. Sempre più indeciso tra il ruolo di innovatore in Forza Italia e un possibile futuro nella Lega, l’ex Governatore ha lanciato il guanto di sfida ai colonnelli del partito – su tutti Mara Carfagna e Mariastella Gelmini – e al suo stesso fondatore e “padre spirituale”, «Non abbiamo saputo cogliere i cambiamenti nel Paese. Altri lo hanno fatto. Sono stati commessi degli errori. Gran parte della nostra classe dirigente o non se ne era accorta o ha fatto finta di niente». Il movimento “Italia in crescita” lanciato ieri da Toti potrebbe anche essere l’albore di un nuovo partito e oggi, in una lunga intervista a Il Giornale, Berlusconi scatena tutta la sua ira e contrarietà.
TOTI VS BERLUSCONI: CHI STA COL GOVERNATORE
«Iniziativa pletorica, superata dai fatti. Chiede un rinnovamento che noi abbiamo già avviato, secondo un percorso concordato, che ho annunciato 15 giorni fa ai gruppi parlamentati e che lo stesso Toti ha condiviso» spiega Berlusconi al direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti. Martedì, spiega l’ex Cavaliere, si riunirà il tavolo delle regole in Forza Italia per impostare il nuovo partito nei prossimi mesi: «spero che Giovanni almeno questa volta sia presente e dia il suo contributo. Nella storia di Forza Italia c’è sempre stato spazio per il massimo confronto di idee. Non c’è mai stato spazio per il correntismo e il frazionismo. Questa è l’unica regola che non cambieremo mai. Chiunque non concordi – conclude il leader azzurro – è libero di tentare di fondare un nuovo movimento. Certo non mi pare che chi ha provato a farlo contro di me abbia avuto molto successo». Ma chi di Forza Italia sarebbe pronto a salire sul difficile carro di Giovanni Toti? Al momento le bocche sono abbastanza cucite in FI, e solo Carfagna e Gelmini (interessate e candidate alla leadership del partito come Toti, ndr) si sono espresse duramente contro l’iniziativa del Governatore ligure. D’altro canto, non si sono neanche espressi a favore salvo la presenza ieri al Teatro Brancaccio di Osvaldo Napoli, Francesco Giro, Paolo Romani, Vittorio Sgarbi e Laura Ravetto. Se questo poi sarà un vero indizio di “pletora” che potrebbe seguire Toti nelle nuove avventure elettorali lontane da Forza Italia, il tempo darà la “soluzione”..